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28 Aprile 2020

Alpinismo e Spedizioni · Vertical

Oggi nasceva Erhard Loretan

Erhard Loretan. Fonte: Everest Today/facebook

Nato il 28 aprile 1959 lo svizzero  è stato il terzo uomo, dopo Reinhold Messner e Jerzy Kukuczka, a scalare tutti i 14 Ottomila e il secondo a farlo senza l’ausilio di ossigeno supplementare, dopo Messner

Nato il 28 aprile 1959 lo svizzero Erhard Loretan, conquistò il Nanga Parbat nel 1982, Gasherbrum II, Gasherbrum I e Broad Peak nel 1983, Manaslu e Annapurna I nel 1984, K2 e Dhaulagiri nel 1985, Everest nel 1986, Cho Oyu e Shisha Pangma-Central Peak  nel 1990, Makalu nel 1991, Lhotse nel 1994 e Shisha Pangma e Kangchenjunga nel 1995.

Loretan nacque a Bulle nel Canton Friburgo. Guida alpina dal 1981, iniziò la sua carriera alpinistica all’età di 28 anni. Il suo alpinismo si è distinto per la purezza, per la velocità e per lo stile leggero.

Loretan fu il terzo uomo a scalare tutti i 14 Ottomila (e il secondo a farlo senza ossigeno supplementare, dopo Messner), un’impresa che realizzò all’età di 36. anni. La sua prima spedizione fu nelle Ande nel 1980. La sua corsa agli 8.000 iniziò nel 1982 con il Nanga Parbat. 13 anni dopo, nel 1995, scalò l’ultimo, il Kangchenjunga. Nel 1986, insieme a Jean Troillet, Loretan fece una rivoluzionaria salita dell’Everest in sole 40 ore, scalando il “Tetto del Mondo” di notte e senza l’ausilio di ossigeno supplementare.

Il 23 dicembre del 2001 causa involontariamente la morte del figlio Ewan di 7 mesi, scuotendolo per qualche istante per farlo smettere di piangere, ignorando la sindrome del bambino scosso (SBS). Viene condannato il 12 febbraio 2003 a 4 mesi con la condizionale. A quel tempo la sindrome del bambino di Shaken (SBS) era in gran parte sconosciuta, ma Loretan decise di rivelare il suo nome alla stampa nella speranza che altri genitori non ripetessero un dramma simile. Il clamore scatenato dal caso, contribuì a far conoscere il pericolo a cui si incorre scuotendo i bambini, a causa della debolezza dei loro muscoli del collo.

Il 28 aprile 2011, giorno del suo 52esimo compleanno, muore in un incidente durante l’ascensione del Grünhornm, nelle Alpi bernesi, precipitando per oltre 200 metri. In un successivo articolo su Le Temps, la sua compagna si attribuirà la responsabilità dell’accaduto.