La storia si nutre della stessa esperienza dell’autore che comincia con un microscopico fiocco esagonale per giungere alle sfide metafisiche che le vette più famose lanciano agli scalatori
Con Il libro della neve (Il Mulino), Franco Brevini oltre a vincere nella sezione, “Ricerca e Ambiente” (per la quale la sua opera era in concorso), è il primo vincitore del Premio ITAS del libro di montagna, nella sua rinnovata struttura che ora prevede la proclamazione di un vincitore assoluto.
Critico letterario, docente universitario, alpinista appassionato e protagonista di viaggi d’esplorazione ai quattro angoli del mondo, Brevini è portatore di una cultura che si nutre dell’esperienza e, al tempo stesso, un pensatore capace di riflessioni profonde su ciò che spesso si è portati a dare per scontato. Insegna Letteratura italiana all’Università di Bergamo e collabora con il «Corriere della Sera». Ha pubblicato una trentina di volumi.
La premiazione è avvenuta nell’ambito del Trento Film Festival.
I vincitori delle altre categorie
Premiati per la Categoria Alpinismo e sport di montagna “Ogre. Il settemila impossibile” di Doug Scott (Corbaccio); per la Categoria Guide e mappe, “Trail running & ultra trail” di Nicola Giovanelli
(Mulatelo); per la Categoria Libri per ragazzi “Una balena va in montagna” di Ester Armanino e Nicola Magrin (Salani/CAI); per la Categoria Vita e storie di montagna “L’impero in quota. I Romani e le Alpi” di Silvia Giorcelli Bersani (Einaudi). Menzione Speciale Trentino al libro “Le radici dei boschi” di Mario Cerato (Publistampa).
A questo link l’elenco completo dei premiati con le motivazioni della giuria.