Il belga riprenderà a breve il suo mega progetto per scalare le Seven Summits. Il viaggio verso la montagna più alta del Nord America lo affronterà in bicicletta, barca a remi e a piedi
Sette vette, sette continenti, un sogno. “Di continente in continente, attraverso mari, oceani e pianure. Attraverso giungle, montagne e fiumi. Senza mezzi a motore. Con rispetto per gli ecosistemi locali e con amore per le persone che incontro. Andando in bicicletta, remando, arrampicando o camminando, un progetto di solidarietà internazionale in cui raccoglierò fondi per organizzazioni non profit locali.“ Jelle Veyt racconta così il suo progetto a lungo termine che come obiettivo finale avrà la scalata delle Seven Summits.
Ad aprile, il COVID-19 lo ha costretto a rinunciare al Mt. Kilimanjaro. Era già in Congo e aveva percorso 13.600 km, ma ha dovuto tornare in Belgio, dove ha iniziato a costruire una delle barche più leggere del mondo con due amici, Koen De Gezelle e Gijs Vanden Bogaerde. Hanno costruito una barca a remi in carbonio di nove metri che utilizzeranno per attraversare l’Atlantico: 7.200 km da Portimao (Portogallo), a Miami (USA).
Veyt inizierà il suo viaggio pedalando dal Belgio al Portogallo (2400 km). Lì incontrerà i suoi amici con cui raggiungerà in barca Miami. Da Miami, pedalerà per 16.000 km fino all’Alaska e scalerà il Denali (6.190 m), la vetta più alta del Nord America.
“Il 4 gennaio lascio il Belgio con la bicicletta fino in Portogallo (Portimao) – annuncia Veyt con un post – Ci vorranno circa 3 settimane. Una volta arrivato, partirò per Miami con la Front Row il 30 gennaio insieme a Koen De Gezelle e Gijs Vanden Bogaerde Staremo tre mesi in oceano aperto, con questa bellissima barca a remi, costruita da zero! “
Come detto sopra, a Miami il team si separerà: Koen e Gijs torneranno in Belgio mentre Veyt proseguirà in bicicletta fino ad Anchorage (Alaska), per 10.000 chilometri. Poi Jelle tenterà la scalata del Denali, tappa del progetto Seven Summits. “Questa montagna non è da sottovalutare. È considerata una delle salite più impegnative delle Seven Summits“, scrive il belga sul suo sito.
Veyt ha già al suo attivo il Monte Elbrus (5.642 m – Europa), l’Everest (8.848 m – Asia) e la Piramide di Carstensz (4.884 m – Oceania).