Le due linee, “Painakan” e “Contra Corriente”, sono state aperte da alpinisti locali, in Cile, al confine con l’Argentina
La Patagonia si estende su un territorio di oltre un milione di chilometri quadrati, con paesaggi che vanno dai deserti ai ghiacciai. Sebbene alcuni dei suoi luoghi più famosi, come il Parco Nazionale delle Torri del Paine, siano chiusi a causa del COVID-19, in altre zone è possibile fare attività alpinistica, come a nord-est delle Torri del Paine e a sud del massiccio del Fitz Roy, dove sorge il Cerro Redondo, una vetta isolata nella catena montuosa della Sierra de Los Baguales, in Cile, al confine con l’Argentina.
All’inizio di ottobre, Eduardo Weber, Chacho Navarro, Gonzalo Vásquez e Karla Barría si sono recati lì in cerca di linee da sciare, ma hanno cambiato idea quando hanno visto la ripida parete sud della montagna. Hanno sostituito le loro tavole e pelli con ramponi e piccozze, e 15 ore dopo, avevano completato “Painakan” (800m, 65˚/70˚ con brevi tratti di 90˚), una nuova via che prende il nome dall’ultimo capo tribù Anoikenk vissuto nella zona dalla fine del 1800 al 1910.
Sull’onda del loro successo, un secondo gruppo di scalatori locali – Antonia Alduna, Sebastian Pelletti e Nicolás Secul – si sono messi in gioco su un’altra nuova linea della parete Sud, così descritta da Patagonia Vertical:
“il primo tiro sale su una ripida cascata (WI5 60m), poi segue su neve (60˚) con brevi tratti di misto. Una traversata a destra ha portato a un’altra sezione di ghiaccio di due tiri (a 90˚), seguita da neve e terreno misto fino in cresta…”
Il team ha battezzato la loro nuova via “Contra Corriente”.