MENU

11 Marzo 2021

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

“Cutting Edge”. Sostegno a cinque spedizioni 2021: due in Alaska e tre in Nepal

Jess Roskelley su Baba Hussein, 2018 Cutting Edge Grant. Foto: Kurt Ross

Le spedizioni beneficeranno del contributo di 25.000 dollari riconosciuto dall’American Alpine Club

L’American Alpine Club, attraverso l’assegnazione del “Cutting Edge Grant(25.000 dollari), sostiene  spedizioni alpinistiche realizzate in aree remote, principalmente su catene montuose inesplorate, su vette inviolate e nuove vie difficili e prime ascensioni in libera o attività simili di livello mondiale, caratterizzate da uno stile a basso impatto ambientale.

Per il 2021, il finanziamento  è stato destinato a cinque progetti: due in Alaska e tre in Nepal.

In Alaska, Ryan Driscoll tenterà la Medusa Face sulla parete Nord del Mt. Neacola nel Parco Nazionale del Lago Clark. Driscoll e il compagno  di scalata Elliot Gaddy hanno sviluppato il progetto dopo un viaggio in questa zona nel 2019.
Matthew Cornell punta invece alla parete Ovest del North Horseman e alla Ovest del Pyramid Peak nelle Revelation Mountains.

Per quanto riguarda l’esplorazione e l’apertura di nuove vie sulle vette di 6.000 e 7.000 metri dell’Himalaya, Nick Aiello-Popeo tenterà una prima salita della parete Ovest del Ganesh I (7.422 m), la più grande del massiccio del Ganesh.
E’ stato scalato solo una volta, quasi 70 anni fa, dal suo versante Nord, ma Aiello-Popeo si dirigerà verso una strabiliante parete di 1.829 m che lo storico Damien Gildea descrive come “una delle più grandi pareti non scalate dell’Himalaya”.

Un’altra borsa di studio porterà Vitaliy Musiyenko nella regione del Khumbu. Ma, mentre la folla sceglierà l’Everest, Musiyenko tenterà nuove vie sulla parete Nord del Melanphulan (6.573 m) e sulla Sud del Nuptse. Ha ricevuto questa borsa di studio l’anno scorso, ma ha dovuto rimandare il suo progetto al 2021 a causa della pandemia di Covid-19.

Infine, Sam Hennessey punterà alla parete Est del Jannu East, una vetta di 7.468 m nello stesso massiccio  del Jannu principale (alias Kumbhakarna, 7.710 m) dove Sergey Nilov e Dimitry Golovchenko hanno realizzato una delle migliori salite del 2019.