L’incidente è avvenuto a quota 1.800 metri. Alpinista e snowboarder di grande esperienza, Pandolfi aveva 47 anni
Luca Pandolfi, 47 anni, snowboarder esperto di fuoripista, originario di Asti e residente a Chamonix, è morto sotto una valanga che si è staccata ieri verso le 15 dal Mont Flassin, a Saint-Oyen, nella valle del Gran San Bernardo.
Sul posto è intervenuto il Soccorso alpino valdostano. Pandolfi era con un compagno che è rimasto illeso e che ha assistito all’incidente. Nella zona si trovava un altro gruppo di tre scialpinisti che non è stato coinvolto dalla slavina.
L’incidente è avvenuto a quota 1.800 metri, lungo un canalone da cui si è staccata la valanga.
Luca Pandolfi era uno dei migliori freerider italiani. «La montagna per me è una palestra di vita, un modo per viaggiare, entrare in contatto con posti nuovi e conoscere me stesso. In montagna mi sento vivo e creativo». Con queste parole, Pandolfi aveva descritto la sua grande passione per la montagna.
Le indagini sull’incidente sono affidate alla guardia di finanza di Entreves. Per salire in quota con la tavola aveva utilizzato lo split-board (snowboard che può essere separato in due parti simili agli sci e che si usa con le pelli durante la risalita). Durante la caduta ha perso l’apparecchio Arva e il corpo è stato ritrovato sotto la neve da un’unità cinofila del Soccorso alpino valdostano.