Emergenza Covid-19 al Dhaulagiri

Dhaulagiri, primavera 2021. Fonte: Carlos Soria-Facebook

Situazione critica sul Dhaulagiri, dove i contagi da Covid-19 stanno aumentando

Il tentativo di vetta al Dhaulagiri (8.167 m) che un gruppo abbastanza numeroso di alpinisti aveva iniziato nel fine settimana, si è concluso a causa delle cattive condizioni della montagna e della situazione epidemiologica.

Antonios Sykaris ha avuto problemi respiratori nei campi superiori ed è rientrato al Campo Base per fare il test.

Wlademar Kowalewski, Stefi Troguet, Dominic Trastoy e Moeses Finamoncini, sabato avevano raggiunto il Campo 3, fiduciosi di poter continuare. Ma tutti hanno scelto di ritirarsi.

Al Campo Base, Troguet è risultata positiva al COVID ed è stata trasferita a Kathmandu in elicottero.

Dhaulagiri, primavera 2021: Stefi Troguet. Fonte: instagram

“Sono tornata al campo base, isolata nella mia tenda con il Covid. Abbiamo tentato la vetta con la maggior parte delle persone del campo base. Dopo una notte a C1 (5.850 m) e due notti a C2 (6.400 m), la motivazione e la forza di tutti erano davvero basse a causa della situazione attuale – racconta la scalatrice di Andorra – Siamo scesi tutti al CB, dove ci siamo sottoposti a un test Covid. Il mio risultato è stato positivo, quindi sono isolata nella mia tenda in attesa di volare a Kathmandu.”

Jonatan García, compagno di spedizione di Stefi Troguet, rimane al campo base, sebbene abbia già deciso di rientrare nel suo paese e sia in attesa di finalizzare la partenza.

Nella squadra di Carlos Soria, sono risultati positivi anche Nima Sherpa, Tenjing Sherpa e Danu Sherpa, attualmente isolati. Il 10 maggio un elicottero ha evacuato il cuoco del team, Ngati, con sintomi più gravi. Soria e i suoi due compagni di spedizione hanno cercato di aiutare ad arginare la diffusione del virus, ma il tasso di contagio continua a salire. I tre spagnoli, fino a sabato, stavano bene. L’82enne Carlos Soria è già vaccinato.