Il canadese e l’americano intendono compiere il tentativo in stile alpino. La via conta appena tre salite, effettuate tra gli anni ’80 e ’90
In Karakorum, la stagione alpinistica estiva sta per iniziare. Il K2 (8.611 m) vedrà l’annunciato ritorno sulla montagna di Sajid Sadpara, alla ricerca del padre Ali Sadpara e di Juan Pablo Mohr e John Snorri, scomparsi sull’ottomila lo scorso inverno.
Sulla via normale ci sarà anche Carlos Garranzo, evacuato dal CB del K2 il 14 gennaio scorso per problemi di salute. Lo spagnolo, quest’inverno nel team dello sfortunato Sergi Mingote, ha dichiarato a El Confidencial: “Voglio recuperare gli effetti personali che Sergi ha lasciato nei campi alti e tentare la vetta. Inoltre, con alcuni colleghi cileni, lasceremo una targa al Memorial K2, dove si ricordano gli alpinisti periti sulla montagna”. Sulla via normale del K2, troveremo anche Stefi Troguet. I suoi piani per la prossima estate sono salire la seconda vetta più alta del mondo, il K2 (8.611 m), insieme al Broad Peak (8.047 m).
Tuttavia, quest’estate, l’attenzione principale sarà puntata su un altro versante della montagna: la Cresta Ovest, dove Ian Welsted e Graham Zimmerman intendono effettuare una salita leggera e veloce, in stile alpino.
Zimmerman, qualche giorno fa, ha annunciato il progetto sul suo instagram:
“Il Karakorum è la catena montuosa che trovo più stimolante. È qui che ho visto alcuni dei miei più grandi successi come alpinista, ed è qui che ho imparato alcune delle lezioni più importanti. C’è una vetta nel Karakorum che si erge letteralmente sopra tutte le altre, una cima che ho visto all’orizzonte da diverse vette e che ha sempre attirato la mia attenzione: il maestoso e ripido Chogori o K2, a 8.611 m. Per molti anni è stato un sogno per me, ho imparato dalle vette più basse e applicato tali insegnamenti alle vette più alte del Karakorum. Quest’estate, insieme a Ian Welsted, ci proverò.”
“Non utilizzemo le vie tradizionali verso l’alto. Tenteremo invece la cresta Ovest in uno stile alpino leggero e moderno”
“Partiremo tra un paio di settimane…”, conclude Zimmerman.
Entrambi vincitori del Piolet d’Or
Sia il canadese che l’americano hanno già dimostrato grandi capacità in Karakorum, con salite valse ad entrambi il prestigioso Piolet d’Or. Ian Welsted lo ha vinto con la prima salita del K6 West (7.040m) con Raphael Slawinski nell’estate del 2013. Graham Zimmerman, che ha aperto la seconda via del K6 West nel 2015, si è aggiudicato il Piolet d’Or per la prima salita del Link Sar (7.041 m) con Steve Swenson, Chris Wright e Mark Richey nel 2019.
La Cresta Ovest, una delle vie più ovvie del K2
Il suo profilo è ben tracciato, infatti, è stata la terza via ad essere aperta sulla montagna più alta del Pakistan. Sir Chris Bonington sognava la Cresta Ovest da tempo e organizzò una spedizione per tentare di aprire la via nel 1978 con Paul Braithwaite, Nick Estcourt, Doug Scott, Peter Boardman e Joe Tasker. La spedizione si concluse in tragedia, con la morte di Estcourt, travolto da una valanga.
Boardman e Tasker decisero di ritornarci nel 1980, insieme a Doug Scott e Dick Renshaw. Anche in quell’occasione, furono costretti a cambiare programma e tentare la via normale.
Furono i giapponesi della spedizione della Waseda University ad avere successo. Nell’agosto 1981 il giapponese Eiho Ohtani e il pakistano Nazir Sabir raggiunsero la vetta dalla Cresta Ovest.
La via dalla Cresta Ovest fu ripetuta nel 1993 dall’americano Daniel Mazur e dal britannico Jonathan Pratt (senza ossigeno supplementare), nell’ambito di una spedizione internazionale che comprendeva anche alpinisti canadesi, francesi e irlandesi. La cronaca riporta di cinque campi alti –oltre a CB e CBA–, e di oltre 4.000 metri di corde fisse impiegate.
Nel 1997, un’altra grande spedizione giapponese salì la cresta Ovest, seppur introducendo una variante sulla parete Ovest. Fonte