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23 Giugno 2021

Alpinismo e Spedizioni · Hiking e Trekking · Vertical · Walking · Alpi Orientali · Aree Montane · Italia · Trentino Alto Adige

Escursionisti soccorsi in quota con i visori notturni nel Catinaccio. Alpinisti recuperati sulla Presanella

Immagine di archivio: visore notturno. Fonte Soccorso alpino Trentino/facebook

Bloccati sulla ferrata Roda di Vaèl a causa della neve, sono stati recuperati alle 22,30 di ieri sera

Due escursionisti tedeschi, un uomo del 1983 e una donna del 1987, sono stati recuperati ieri sera dall’elisoccorso, sulla via ferrata Roda di Vaèl (gruppo del Catinaccio, Val di Fassa). I due escursionisti, precisa il Soccorso alpino del Trentino, si sono trovati ad una quota di circa 2.600 metri nel tratto di percorso attrezzato che scende verso il rifugio Roda di Vaèl, alla base della Torre Finestra, quando hanno trovato il cordino sepolto dalla neve. Illesi ma in difficoltà nel proseguire, hanno preferito chiamare il Numero Unico per le Emergenze 112 intorno alle 21.30.

Arrivato sul posto, l’equipaggio dell’elisoccorso ha individuato i due escursionisti dall’alto grazie alla luce delle frontali e con l’aiuto dei visori notturni. I due sono stati recuperati a bordo dell’elicottero con il verricello e trasferiti a valle a Pozza di Fassa, dove sono stati affidati agli operatori della Stazione Centro Fassa. L’intervento è terminato intorno alle 22.30. Per i due escursionisti non c’è stato bisogno del ricovero in ospedale.

Il Soccorso Alpino e Speleologico Trentino raccomanda di programmare con cura l’itinerario delle proprie escursioni prima della partenza, valutando con attenzione le condizioni ambientali, i tempi di percorrenza, il grado di difficoltà del percorso, la preparazione fisica propria e dei compagni con i quali si intende intraprendere la gita.

Un altro recupero difficoltoso sulla cresta Est della Presanella

Sempre ieri 22 giugno, il Soccorso alpino del Trentino è intervenuto sulla Cresta Est della Presanella per un altro recupero reso piuttosto complesso dalla presenza di nebbia. L’operazione è terminata verso le 14.00.

“Un’alpinista del 1994 di Roverbella (MN) si trovava insieme ad altre due persone a una quota di circa 3.400 m.s.l.m., 200 metri di dislivello sotto la cima Presanella, quando un problema al ginocchio non le ha consentito di proseguire l’ascesa. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 11.00.”, si legge in una nota del Soccorso alpino del Trentino.

“Il Tecnico di Centrale Operativa del Soccorso Alpino e Speleologico, con il coordinatore dell’Area operativa Trentino occidentale, ha chiesto l’intervento dell’elicottero ed ha attivato la Stazione di competenza di Vermiglio. L’elicottero ha raggiunto il rifugio Denza (Presanella) per imbarcare a bordo un soccorritore della Stazione di Vermiglio, che aiutasse l’equipaggio dell’elisoccorso nelle operazioni di recupero dell’infortunata e dei due compagni illesi. Tuttavia, la nebbia presente in quota non ha permesso di effettuare il recupero. Il Tecnico di Elisoccorso e l’operatore del Soccorso Alpino sono stati fatti sbarcare in cima e sono scesi a piedi fino a raggiungere i tre alpinisti. Poiché il recupero con l’elicottero non sarebbe stato possibile per il persistere della nebbia, i tre alpinisti sono stati assicurati ed accompagnati fino alla cima. Qui, dopo alcuni tentativi di avvicinamento da parte dell’elicottero, falliti a causa della nebbia, il gruppo è sceso a piedi sulla cresta opposta fino a una quota di circa 2.450 m.s.l.m., vicino a cima Vermiglio. Grazie a una finestra di bel tempo, l’elicottero ha potuto avvicinarsi e, con due verricelli, recuperare a bordo l’infortunata, i due compagni e i due soccorritori. Mentre i due alpinisti illesi sono stati portati al rifugio Denza, la donna è stata trasferita in elicottero all’ospedale di Cles per accertamenti. “