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2 Novembre 2021

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Louis Pachoud, Gabriel Miloche e Thomas Arfi dispersi in Himalaya. Ricerche in corso

Himalaya. Foto: GEAN, 2021

FFCAM: “La speranza di trovarli in vita è ormai quasi nulla”

Nella regione del Khumbu, a sud dell’Ama Dablam, sono ancora in corso le operazioni di ricerca di Louis Pachoud, Gabriel Miloche e Thomas Arfi, i tre alpinisti membri dell’Excellence National Alpinism Group (GEAN) dispersi da sabato. “La speranza di trovarli vivi è ormai quasi nulla”, secondo FFCAM.

“La Federazione francese dei club alpini e montani, sostenuta da tutta la comunità alpinistica, sta lavorando ininterrottamente per implementare tutte le risorse umane e i materiali necessarie per ritrovare Louis Pachoud, Gabriel Miloche e Thomas Arfi ” riportava un comunicato stampa della FFCAM  divulgato ieri mattina, aggiungendo che la speranza di trovare i superstiti è ormai quasi nulla.

Arrivata in Nepal all’inizio di ottobre, la spedizione guidata da FFCAM mirava a scalare diverse pareti Nord inviolateintorno ai 6000 metri nella valle del Khumbu, non lontano dall’Everest.

Team in Nepal dall’inizio di ottobre

L’8 ottobre il gruppo formato da sei giovani alpinisti e dai loro coach, Stéphane Benoist e Thomas Arfi, ha allestito un campo base a Pangboche poi si è diviso per la prima volta in due per acclimatarsi su obiettivi modesti prima di considerare progetti più ambiziosi.

A metà ottobre, mentre Anouk Felix-Faure, Gabriel Miloche, Louis Pachoud e Thomas Arfi hanno scalato la cresta sud-ovest del Cholatse (6.440 metri), Stéphane Benoist, Pauline Champon, Pierrick Fine e Pierrick Giffard hanno aperto una via sulla cresta nord-est del Nare Ri Star (6.005 metri), cima satellite del Kangtega (6.782 m).

L’ultimo messaggio, il 26 ottobre

Domenica 24 ottobre, dopo alcuni giorni di riposo, Louis Pachoud, Gabriel Miloche e Thomas Arfi si sono messi in marcia verso la parete ovest del Mingbo Eiger (6.070 m), altra cima satellite del Kangtega. Martedì 26, dopo aver valutato le condizioni della neve sulla parete e individuato una via, hanno intrapreso la salita.

Alle 17:11 dello stesso giorno, l’altra parte del gruppo riceve un SMS inviato dal bivacco in parete. I tre alpinisti raccontano in particolare di aver iniziato a salire una goulotte che corre a sinistra della parete ovest del Mingbo Eiger. Questo messaggio,  sarà il loro ultimo contatto con il resto della squadra.

Preoccupati per il silenzio radio dei loro compagni, gli altri membri del gruppo hanno allertato i soccorsi qualche giorno dopo. Sabato 30, un elicottero inviato da FFCAM ha effettuato un primo volo sopra la parete, che ha permesso di   individuare le loro tracce fino a 5.900 metri di quota, sulla cresta che porta alla vetta, così come quelle di una valanga partita all’incirca nello stesso punto. Secondo le informazioni trasmesse da Stéphane Benoist, presente sul posto, i tre alpinisti si sarebbero ritirati dopo la valanga ma le loro tracce si sono poi perse tra i detriti della colata e, ad oggi, non si sa cosa possa essere successo.

Valanga sul Mingbo Eiger ripresa durante il sorvolo ©Kailash helicopter

Una cordata di soccorritori nepalesi è arrivata ieri sul posto per sondare i detriti della valanga ma, alle ultime notizie, sono riusciti a trovare solo i tre sacchi e l’attrezzatura del bivacco degli alpinisti.

Secondo quanto riportato da Montagnes Magazine, contrariamente a quanto divulgato da alcuni media nepalesi, il gruppo aveva un permesso di salita per il Kantega, di cui il Mingbo Eiger è uno delle quattro cime satelliti, ed era quindi perfettamente in regola.

Gli altri cinque membri della squadra GEAN saranno rimpatriati in Francia entro pochi giorni. “L’FFCAM è completamente mobilitato per consentire alle squadre inviate sul sito di continuare a condurre ricerche a questa altitudine. Siamo anche al fianco delle famiglie per sostenerle in questo calvario” conclude il comunicato della federazione.

Continuano le ricerche

Mingma Gyalje Sherpa, uno dei membri della squadra di ricerca e soccorso mobilitata dalla Nepal National Mountain Guides Association, ha affermato  che l’operazione di ricerca, ostacolata dal maltempo, continuerà martedì.

“Abbiamo studiato la posizione in cui sono stati avvistati per l’ultima volta e abbiamo controllato intorno all’area. Finora, non abbiamo visto nulla “, ha riferito all’AFP.