Alexander Gukov e Victor Koval scalano in stile alpino il Peak Kosmos (5.942 m)

Alexander Gukov e Victor Koval scalano in stile alpino il Peak Kosmos. Foto: Victor Koval

Prima salita, in soli sette giorni e in puro stile alpino, nella catena montuosa Kokshaal-Too Ridge, nel Tien-Shan centrale

Quest’autunno, Alexander Gukov e Victor Koval, hanno completato la prima salita del Peak Kosmos (5.942 m), nel Tien-Shan centrale, in Kirghizistan. I due alpinisti russi hanno classificato la nuova via, che si sviluppa lungo la parete Nord, di grado 6B, il più alto della scala russa.

Gukov e Koval si sono acclimatati sul Mt. Uchitel (4.500 m). Il Peak Kosmos (5942 m) presenta un’interessante parete nord: circa due chilometri di dislivello, molto ghiaccio, neve, una cresta affilata e minacciosi seracchi in quota. Il team ha iniziato la scalata nelle prime ore del 26 settembre, superando circa 500 metri di dislivello e con un primo bivacco a circa 4.600 metri.

I due scalatori hanno cercato di sfruttare al meglio le poche ore di luce solare disponibili a quelle altitudini. Il secondo giorno, hanno dovuto misurarsi su ripidi pendii di ghiaccio, fino a montare un piccolo spazio per la tenda a 5.060 metri di quota.

Le difficoltà e la ripidità della parete sono aumentati nel terzo giorno, con il superamento di altri 400 metri di dislivello e due ore dedicate alla preparazione del terzo bivacco dove trascorrere la notte.

Il quarto giorno, il ghiaccio ha finalmente lasciato il posto alla neve. Gukov e Kova hanno dovuto affrontare le vertiginose cornici che proteggevano l’accesso all’affilata cresta sommitale, dove hanno montato il loro ultimo bivacco.

Tuttavia, all’ultimo momento, si è alzato un forte vento, presente anche il giorno successivo, che ha impedito loro di lasciare la tenda, pericolosamente arroccata su uno strapiombo di 2000 metri. Il sesto giorno in parete, il vento si è attenuato e i due russi sono partiti al mattino presto per la cresta, raggiungendo la vetta alle 17 del pomeriggio.

Quella stessa notte, hanno iniziato a calarsi lungo la cresta Est per circa 600 metri, praticamente alla cieca, fino a quando hanno finalmente trovato un bivacco sicuro. Lì hanno trascorso alcune ore, prima di continuare la loro discesa. Alla fine, dopo sette giorni in parete, tra salita e discesa, sono arrivati ai piedi della montagna.