Cho Oyu (8.201 m) – Parete Sud, Nepal
Gelje Sherpa e il suo team sono al Campo Base del Cho Oyu in attesa di lanciare il loro tentativo finale al vertice.
La squadra ha sistemato le corde fino a 7.410 metri ca. di quota, progredendo molto velocemente sulla pericolosa parete Sud. Deve attrezzare altri 779 metri ca. prima di raggiungere la vetta. Gelje sperava di allestire il terzo e ultimo campo a 7800 metri ma il peggioramento del tempo ha costretto la squadra a scendere alla base. Il forte scalatore nepalese non ha rivelato la via che sta seguendo, anche se all’inizio della spedizione ha segnalato che avrebbe raggiunto il CB dal colle di Nangpa La (al confine tra Nepal e Tibet), vicino al Campo 1, sulla via normale del Cho Oyu.
L’altra squadra impegnata sulla Sud (Pioneer Adventure), guidata da Mingma Dorchi Sherpa, sta procedendo su una via alternativa. Il team aveva in programma di stabilire Campo 2 ieri ma per ora non hanno fornito aggiornamenti sulla loro posizione. La finestra meteo favorevole si chiuderà oggi pomeriggio. Poi arriverà il Jet Stream, che per alcuni giorni porterà venti di oltre 100 km/h.
Entrambi i team hanno come obiettivo principale l’apertura di una nuova via commerciale dal Nepal e hanno a disposizione meno di due settimane prima della fine dell’inverno meteorologico. Ricordiamo che Gelje punta anche a diventare il più giovane scalatore a completare i 14 Ottomila della Terra. Se questa spedizione dovesse avere successo, gli mancherebbe solo più il Broad Peak.
Aggiornamento del 17 febbraio: il team di Pioneer ha avuto un problema inaspettato. Sembra che abbiamo calcolato male i metri di corda necessari. Prevista la consegna di nuove corde. Il team spera di stabire Campo 2 domani.
Everest (8.849 m) – Cresta Ovest, Nepal
Jost Kobusch è sempre a Lobuche (5000 m circa). Le condizioni meteo non lo stanno aiutando.
Lo scalatore tedesco, continua ad attendere una finestra favorevole per raggiungere la base dell’Hornbein Couloir, a 8000 metri di quota, il suo principale obiettivo per questa stagione.
“Quando la Cresta Ovest dell’Everest fu scalata per la prima volta nel 1979, divenne una pietra miliare dell’alpinismo – spiega il 29enne nel suo ultimo post – E’ eccezionale ciò che fece la spedizione jugoslava 43 anni fa. La maggior parte della mia via è simile; ho intenzione di fare una variante solo nella parte alta. A volte riesco ancora a vedere [sulla montagna] i resti di quella spedizione. Vedi, ad esempio, il tratto immortalato nella foto [pubblicata sotto]. In realtà l’ho già scalato in questa stagione. E i chiodi a quei tempi, ve lo assicuro, erano di qualità, alcuni ci sono ancora! Li ho anche utilizzati per la discesa in corda doppia. Naturalmente, dopo averli sistemati per bene. Perché dopo tutti questi anni, traballavano un po’. Sono veramente e profondamente ispirato da quello che fecero allora. Certo, hanno utilizzato l’ossigeno supplementare, ma comunque hanno raggiunto un traguardo gigantesco! E parlare con i partecipanti di quella spedizione è davvero la cosa migliore. Non si possono ricevere informazioni migliori. Del resto, questa via non viene percorsa spesso”
Aggiornamento del 17 febbraio: Poche le possibilità di riuscita di Jost Kobusch
K2 (8.611 m) – Sperone degli Abruzzi, Pakistan
Con un’azione iniziata la scorsa settimana, Chhiring Sherpa, Dawa Sherpa, Furi Sherpa, Ngimatendi Sherpa e Ningma Dorje Tamang, il team di Sherpa della spedizione commerciale di Grace Tseng ha superato la Piramide Nera e attrezzato lo Sperone degli Abruzzi fino a Campo 3. La conferma arriva da Dolma Outdoor Expedition. Anche se non hanno fornito dettagli sulla quota, si suppone abbiano posizionato il campo a 7.350 metri di quota, come fatto alle altre spedizioni lo scorso anno.
Grace Tseng, Nima Gyalzen Sherpa (fondatore dell’agenzia nepalese Dolma Outdoor) e il pakistano Muhammad Sharif, nella precedente rotazione sono arrivati fino a Campo 2 (6.760 m), dove hanno trascorso due notti. Poi il forte vento li ha costretti a scendere al Campo Base. Pur non avendo completato l’acclimatazione, l’utilizzo di ossigeno supplementare potrebbe permettere loro di raggiungere comunque la sezione sommitale della montagna.
Ora la squadra al completo è alla base della montagna in attesa di lanciare il tentativo finale alla vetta, non appena si presenterà una finestra sufficientemente ampia. Le previsioni attualmente indicano venti di 60 km/h (max), fino a venerdì. Poi dovrebbero diminuire notevolmente e dare una tregua tra sabato notte a lunedì pomeriggio, anche se domenica potrebbero ripresentarsi delle nuvole e qualche leggera nevicata.