Gołąb: “Guardiamo con incredulità e orrore quello che sta succedendo in Ucraina. Grande tristezza”
La forte squadra polacca composta da Janusz Gołąb, Maciej Kimel e Michal Król, partita per il Pakistan il 20 febbraio scorso con l’obiettivo di ripetere nell’inverno astronomico la Via Britannica sulla Trango Nameless Tower (6286 m), è arrivata a Skardu venerdì scorso.
“Guardiamo con incredulità e orrore quello che sta succedendo in Ucraina. Grande tristezza”, ha commentato Golab, a cui ha fatto eco la Polski Himalaizm Sportowy:
“Da giovedì, tutti gli occhi sono rivolti a est. Anche i cuori, i pensieri… Ci siamo chiesti se fosse il caso di scrivere della spedizione alla Trango Nameless Tower, ma Janusz Gołab, Maciej Kimel e Michał Król sono già in Pakistan e stanno iniziando la loro attività con le nostre stesse emozioni”.
Il team ha già dovuto affrontare qualche problema burocratico:
“L’azione in montagna è stata notevolmente ritardata, perché ad Islamabad un ufficiale di collegamento si è dovuto unire obbligatoriamente alla nostra spedizione – spiega l’associazione sportiva polacca – Procedure prolungate e tutte le formalità hanno fatto perdere il volo programmato da Islamabad a Skardu ai nostri scalatori. Invece della data originale del 22 febbraio, gli scalatori sono partiti da Skardu (dove sono arrivati dopo poche ore di viaggio in autobus) per Askole solo oggi (26 febbraio) nella prima mattinata, ora locale. L’ulteriore programma della spedizione prevede tre giorni da Askole al ghiacciaio del Baltoro, e più precisamente al ghiacciaio del Trango dove sarà allestito il campo base nei prossimi giorni. Janusz Gołab, Maciej Kimel e Michał Król prevedono di effettuare l’acclimatazione stabilendo un campo base [CBA] direttamente sotto il gruppo delle Torri Trango ad un’altitudine di circa 5000 m sul livello del mare.
Il tempo in Karakorum è variabile, in cima alla Trango Tower il vento soffia a circa 100 km/h. Anche nei prossimi giorni sono previste notevoli nevicate. L’inverno in Karakorum può essere capriccioso, soffiano venti forti e le finestre meteorologiche possono essere estremamente brevi. Teniamo le dita incrociate per [il tentativo di] Maciek, Michał e Jasi sulla Via Britannica (VI 5.10 A2, 1100m).”