MENU

17 Marzo 2022

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Alpi Occidentali · Aree Montane · Europa

Aiguille du Dru (3.754 m): Tom Livingstone e Tom Seccombe ripetono in libera la “Voie des Guides”

Tom Livingstone e Tom Seccombe in cima all’Aiguille du Dru (3.754 m), Francia dalla Voie Des Guides salita in libera. Fonte Tom Livingstone facebook

Livingston: “possibile prima salita in libera”

La settimana scorsa Tom Livingstone e Tom Seccombe hanno effettuato una delle poche ripetizioni della ‘Voie des Guides’ (850 m), in precedenza tentata da alpinisti del calibro di Korra Pesce e Jeff Mercier.

“E’ una delle vie alpinistiche più dure che ho mai fatto”, afferma Livingstone, che ritiene possa trattarsi anche della prima salita in libera.

Il freddo pungente e i tiri ripidi al limite della difficoltà, rendevano minime le possibilità di successo ma i due ci sono riusciti. Hanno trascorso tre giorni sull’Aiguille du Dru (3.754 m) detta anche Les Drus, nel massiccio del Monte Bianco (Francia), affrontando molti passaggi chiave M8+, un’esposizione costante e bivacchi terribili, prima di raggiungere la vetta.

Livinstone aveva già tentato la via a gennaio 2022, ma le rigide temperature, fino a -21°C durante la notte, lo avevano costretto a rinunciare.

“Sono ritornato qualche giorno dopo insieme a Tom Seccombe; le temperature erano più calde. Ho liberato tutti i tiri e mi sono meravigliato di come fosse ripido il terreno sui tiri inferiori – ha raccontato Tom – Purtroppo abbiamo trovato solo un piccolo cornicione di neve su cui dormire. Il secondo giorno abbiamo forgiato il lato sinistro della nicchia, le nostre braccia e le nostre menti erano stanche. Tom  ha scalato da primo su un terreno meno duro…”

L’ultimo tiro M8+ della via, sale su un tetto di due metri. “Mi sono lanciato sul tetto e ho teso le labbra … ero completamente esposto ai Drus sottostanti…”, ricorda lo scalatore.

Il giorno successivo, entrambi sono saliti in vetta dopo aver esaurito il cibo e dopo un bivacco non pianificato. Livingstone ha dichiarato di aver salito in libera l’ultimo difficile tiro da “secondo” e non  da primo di cordata.

“Siamo arrivati ​​in vetta affamati ma contenti. Sono felice di averla liberata (non importa se si tratta della prima libera o della decima). È stata una grande avventura con un sacco di dura e moderna arrampicata”, conclude  il britannico.