Jill Wheatley: “Con la scalata di tutte le 14 vette del mondo che superano gli 8.000 metri, punto ad abbattere i pregiudizi associati alle lesioni cerebrali traumatiche, alla perdita della vista e ai disturbi alimentari. Attraverso esperienze estreme di montagna, farò luce sul potere della nostra mente e delle nostre possibilità”
L’energia contagiosa dell’atleta ipovedente Jill Wheatley, è fonte di ispirazione del suo progetto ‘Vision 8000’.
Jill ha già scalato il Manaslu e nei prossimi due anni tenterà i restanti 13×8000 della Terra. “Ogni giorno è un’opportunità per celebrare la vita che ho quasi perso”, afferma la canadese.
Dopo aver esplorato più di 60 paesi, il 3 settembre 2014 la vita di Jill cambia improvvisamente.
Mentre lavorava come insegnante di Scienze dello Sport, Salute ed Educazione Fisica, un grave incidente la costringe all’immobilità. Quando finalmente lascia l’ospedale e il centro di neuro-riabilitazione, qualcosa è cambiato in lei.
Erano trascorsi più di 2 anni da quel fatidico giorno e dalla riabilitazione in 7 ospedali di 3 paesi. “Un copione che non poteva essere immaginato neanche dall’autore più iconico”, commenta l’atleta.
Dal suo racconto…
“Il 3 settembre 2014 era fresco e umido in Baviera. Stavamo correndo, ridendo… gli adolescenti stavano giocando con le mazze da baseball, dopo una serie di lezioni introduttive. La giornata è iniziata come qualsiasi altra. Pochi minuti dopo la prima lezione di educazione fisica della giornata, tutta la mia vita è cambiata in un istante.
Una mazza da baseball e una palla rigida, insieme all’abilità di un forte atleta hanno catapultato la mia vita su un sentiero sconosciuto. Ricordo l’impatto e la voglia di riposare. Pur cercando di essere forte, di mascherare il dolore e trasmettere sicurezza ai miei studenti, avevo capito che dovevano correre velocemente a chiedere aiuto.
L’ospedale locale mi ha mandato a casa dopo pochi minuti con un occhio nero, gonfio e chiuso …. Chi ero per dubitare di un medico professionista? Stordita, non stavo bene e sapevo che era qualcosa di più di un occhio nero chiuso.
Convivo oggi con un occhio nero che non si è mai più aperto, lavorando per accettare la disabilità e celebrando ciò che ho appreso dalla mia lesione cerebrale traumatica (TBI).
Sono uscita dall’ospedale al 70% cieca, senza una meta. L’unica traccia che potevo vedere mi conduceva alle montagne.”
“Dopo spedizioni in Himalaya, Island Peak, Lobuche e Himlung, dopo aver sciato al MeraPeak, aver scalato l’AmaDablam e la vetta principale del Manaslu, voglio continuare a sfidare me stessa e le montagne della mia mente”, continua Jill.
Tra marzo e aprile 2022, l’atleta canadese ha pianificato la scalata di due Ottomila. Attualmente si trova al Dhaulagiri.
Le 14 spedizioni richiedono attrezzatura specifica e circa 30.000 USD per svolgersi in sicurezza e con successo. I vostri contributi aiuteranno a completare i capitoli di Vision 8000. Vai alla campagna di crowdfunding per sostenere il progetto
Di seguito il programma completo delle salite: