Hervé Barmasse: tour di serate evento dedicate al Cervino. Il 5, 6 e 7 aprile 2022

Hervè Barmasse con il Cervino sullo sfondo. Foto: Damiano Levati

Visione del film ‘Cervino, la Cresta del Leone’, un film alla scoperta della via regina delle Alpi e presentazione del libro ‘Cervino, la montagna leggendaria’, alla presenza del celebre scalatore valdostano

Le pareti, i sentieri e ogni pezzo di roccia del Cervino rappresentano il “parco giochi” dietro casa, per Hervé Barmasse. Anzi, di più: per Hervé il Cervino è come un “fratello”.

Con immagini, filmati e racconti, ad aprile lo scalatore valdostano condurrà gli spettatori sino ai 4.478 metri della vetta. Lo farà attraverso un tour di eventi che si terranno a Trento, Parma e Macerata, rispettivamente il 5, 6 e 7 aprile, nel corso dei quali è prevista la visione del film ‘Cervino, la Cresta del Leone’ e la presentazione del libro ‘Cervino, la montagna leggendaria’.

Il documentario

Nel documentario ‘Cervino, la Cresta del Leone’, della durata di 35 minuti, che lo vede condividere la regia con Alessandro Beltrame, Hervé ripercorre passo dopo passo la scalata del Cervino dalla Cresta del Leone, la via regina delle Alpi, e in presa diretta racconta come affrontare tutti i passaggi più difficili con l’obiettivo di dare la possibilità agli appassionati di montagna di vivere e conoscere da vicino il Cervino partendo dal rifugio Duca degli Abruzzi sino ai 4478 metri della vetta. Il film, è un vero e proprio omaggio alla vetta simbolo di tutte le montagne del mondo e a una delle scalate più avvincenti a cui un alpinista possa aspirare.

Il libro

‘Cervino, la montagna leggendaria’ è il primo libro scritto da un alpinista su questa montagna. Ci avevano già pensato storici, geografi. Alcuni romanzieri avevano sfruttato la più iconica delle cime alpine, e probabilmente planetarie, per le loro trame. Ma nessuno aveva mai prima salito, e anche ripetutamente, la Gran Becca e poi cercato – con successo – di sviscerarne ogni segreto, raccontandola un centimetro alla volta. Un punto di vista mai così personale e autorevole per ricordarne trionfi e tragedie. Così da tornare sì con la memoria ai nomi celeberrimi che prima di Hervé, su queste rocce, hanno fatto la storia, Walter Bonatti in primis; ma anche per far parlare i comuni frequentatori dei sentieri e delle pareti del “re” Cervino. Come dire: il Cervino non è esclusivamente degli alpinisti affermati. È di tutti.