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31 Marzo 2022

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Spedizioni primaverili sugli Ottomila: aggiornamenti dal Nepal

Annapurna. Fonte Giampaolo Corona facebook

142 i permessi di scalata rilasciati dal Nepal, finora. All’Annapurna I, anche il trentino Giampaolo Corona

In Nepal è iniziata la stagione alpinistica primaverile.

Il Dipartimento del Turismo del Nepal al 30 marzo 2022 ha  rilasciato permessi di scalata a 142 alpinisti stranieri. Tra questi, 11 sono diretti al Dhaulagiri (8.167 m); 25 all’Annapurna I (8.091 m);  23 all’Ama Dablam (6.814 m); 5 al Lhotse (8.516 m); 23 all’Everest (8.849 m); 17 al Nuptse (7.855 m) e 8 al Kangchenjunga (8.586 m).

Al Campo Base dell’Everest, gli ‘Ice Doctors’  hanno celebrato la cerimonia Puja il 20 marzo. Il gruppo di Sherpa ha finito di attrezzare la via attraverso la pericolosa Cascata di Ghiaccio del Khumbu. Il team del Sagarmatha Polution Control Committee (SPCC), guidato da Tshering Tenji Sherpa, ha fissato le corde fino a Campo 2. Ora, sarà compito degli Sherpa di Seven Summit Treks sistemare il percorso da Campo 2 alla vetta dell’Everest e del Lhotse. La squadra prevede di completare il lavoro entro la prima settimana di maggio su entrambe le montagne. Alla guida di questo team, il leggendario scalatore nepalese Kami Rita Sherpa (25 volte in vetta all’Everest).

Sul Dhaulagiri, gli Sherpa di Image Nepal ieri dovrebbero aver  effettuato un deposito a Campo 3  ed essere rientrati al Campo Base. Le condizioni della montagna sono ottimali, solo un po’ di vento in quota, secondo quanto reso noto da Mingma G.

Al Kangchenjunga, invece, la squadra incaricata di sistemare le corde fino in vetta è quella di Pioneer Adventure, guidata da Mingma Sherpa e Sanu Sherpa. Del team fanno parte altre 5 guide.

Everest: Campo 2 inferiore, primavera 2022. Foto: Mingma G-facebook

Intanto, nello stato himalayano sono arrivati ​​i primi alpinisti stranieri.

Sono in Nepal l’83enne Carlos Soria, diretto al Dhaulagiri, e il greco Antonis Sykaris, che tenterà Makalu e Dhaulagiri. Quest’ultimo ha commentato sui suoi canali social:Kathmandu è un mondo unico, che tutti dovrebbero visitare una volta nella vita. La città è piena di attrazioni religiose indù e buddiste, offre ai suoi abitanti la gioia che cercano nelle cerimonie spirituali. In questa città di 700.000 abitanti, situata a 1.400m di altitudine  si può trovare modernità  e, allo stesso tempo, sembra di essere nel medioevo.”

Il pakistano Shehroze Kashif è atterrato ieri nella capitale nepalese. In questa stagione intende affrontare tre Ottomila: Kangchenjunga, Lhotse e Makalu. Il 20enne è in corsa per diventare l’alpinista più giovane a completare le 14 montagne più alte della Terra.

Antonios Sykaris (dx) in Nepal, primavera 2022. Fonte Chhang Dawa Sherpa (al centro).

Shehroze Kashif all’arrivo in Nepal il 30 marzo 2022. Fonte facebook

 

E’ in Nepal da diversi giorni Sophie Lavaud. Attualmente è impegnata in un trekking nella zona di Helambu. “Un piccolo riscaldamento prima di [raggiungere il] Khumbu e le grandi montagne”, ha commentato. La scalatrice con passaporto francese, svizzero e canadese, tenterà il suo tredicesimo 8000: il Lhotse.

Arrivata a Kathmandu anche Adriana Brownlee. La britannica, seguirà il suo mentore, Nirmal Purja. Brownlee ha messo piede per la prima volta in Himalaya l’anno scorso, con il team Elite Exped di Purja. Finora ha scalato Everest, Manaslu e Dhaulagiri. La 21enne, ambisce al titolo di scalatrice più giovane in vetta ai 14×8.000 m, obiettivo che intende raggiungere  entro un paio d’anni. Questa primavera tenterà, nell’ordine, Annapurna I, Kangchenjunga e infine Lhotse e Makalu.

Adriana Brownlee (UK), Chhang Dawa Sherpa di SST e Arjun Vajpai (India) in Nepal, primavera 2022. Fonte Chhang Dawa Sherpa

Grace Tseng è già al Campo Base dell’Annapurna I. La taiwanese  scalerà senza l’ausilio di ossigeno supplementare. Dopo l’incompiuta invernale al K2 2021/22, Grace ritorna su un Ottomila come unica cliente del team Dolma Outdoor Expedition, guidato da Nima Gyalzen Sherpa.

Verso il CB dell’Annapurna I (8091 m) anche un team di 8K Expeditions composto da 6 scalatori, tra cui l’australiana Allie Pepper e 9 guide: Dawa Ongju Sherpa (SARDAR), Dorchi Sherpa Halung, Dawa Ongchu Sherpa (AD), Dawa Sherpa, Thenduk Sherpa, Lakpa Nurbu Sherpa, Ngima Ringi Sherpa, Pasdawa Sherpa, Lakpa Sherpa (Fondatore di 8K).

A loro bisogna aggiungere l’austriaco Hans Wenzl. Il 51enne non è uno scalatore professionista; lavora in un’impresa edile. Ha all’attivo nove ottomila, tutti affrontati senza l’ausilio di ossigeno supplementare, tra cui l’Everest (2017) e il K2 (2019). Farà cordata con l’indiano Arjun Vajpai che, prima di partire per Kathmandu, ha postato: “Sono super felice di tornare in alta quota con Hans Wenzl dopo aver raggiunto con lui la vetta del Makalu nel 2016. È una LEGGENDA assoluta ed uno degli scalatori più umili con cui abbia mai avuto la possibilità di scalare. Nel 2019 sono riuscito ad arrivare poco sopra il Campo 4; a causa del maltempo abbiamo dovuto ritirarci così vicini alla vetta. Ma questa volta no, quest’anno la spedizione andrà a buon fine!”

Tra gli alpinisti giunti in Nepal, anche il nostro Giampaolo Corona. Lo scalatore trentino, con diversi ottomila all’attivo e grande esperienza, è al Campo Base (4.200 m) da martedì 29 marzo.

“Ebbene sì. Annapurna – confermava ieri Corona – Oggi sono salito leggero fino a 5000, la mia classica acclimatazione attiva. Vediamo come risponde il corpo ad un’ascesa così veloce come inizio. La meteo è buona, sto bene, 62 bpm, saturazione 92%. Sono ai piedi di una montagna bellissima. Impressionante.”

Corona, anche guida alpina e tecnico di Elisoccorso del CNSAS Trentino,  la scorsa primavera ha completato con successo la salita in solitaria  dell’Ama Dablam (6820 m).

Giampaolo Corona
Foto: arch. G. Corona

Annapurna. Fonte Giampaolo Corona facebook