Baljeet Kaur è la prima indiana a scalare quattro Ottomila in una stagione
Chi è Baljeet Kaur?
Secondo il suo profilo LinkedIn, Kaur si dedica anche a maratone, yoga, fitness e danza oltre ad organizzare spedizioni e trekking.
Ha conseguito la laurea presso il Government PG College Solan nel 2015. Oltre a questo, ha fatto volontariato nel National Cadet Corps nel National Service Scheme, nel Bharat Scout e la guida.
La scalatrice indiana si racconta…
Baljeet Kaur, 27 anni, viene da un piccolo villaggio dell’India. “La gente del mio paese diceva che non avrei mai potuto realizzare nulla, in quanto donna, e io mi domandavo sempre – perché no?”, racconta la scalatrice.
“Durante i primi anni di scuola e di università non ho mai smesso di fare sport come hockey, pallavolo e corsa dei 100 metri, vincendo molti premi, ma nel 2015 ho avuto l’opportunità di partecipare alla prima spedizione femminile NCC indiana all’Everest del 2016. Si è trattato di un campo di addestramento e selezione della durata di un anno. Durante questa esperienza, ho partecipato al campo di alpinismo e ho imparato le tecniche di scalata e le conoscenze sulla pianificazione delle salite. Ho anche frequentato un corso di alpinismo base presso l’Himalayan Mountaineering Institute di Darjeeling con una valutazione A+ e ho effettuato una spedizione su cime di 6000 e 7000 metri durante la prima fase di selezione. Nella seconda parte del campo, ho partecipato ad un addestramento di un mese sul ghiacciaio Siachen durante l’inverno del 2016. Alla fine di questo addestramento sono state selezionate 10 ragazze in tutto il Paese e io ero una di loro.”
“Durante la spinta finale val vertice dell’Everest, a circa 8.548 metri, ho avuto un problema alla maschera di ossigeno. Io e il mio Sherpa abbiamo fatto del nostro meglio per risolvere il problema, ma non ci siamo riusciti. Ero a soli 300 metri dalla vetta dell’Everest, ma ho dovuto abbandonare il mio tentativo e tornare indietro da quota 8.548 metri. Mi sono ritirata con la promessa che un giorno sarei ritornata per salire in vetta.”
“Al ritorno dalla spedizione mi sono iscritta al corso di alpinismo avanzato e nel 2017 l’ho completato con la valutazione A+ presso l’Atal Bihari Vajpayee Institute of Mountaineering and Allied Sports di Manali. Poi, nel 2018, ho frequentato il corso di sci dal livello base a quello avanzato presso l’ABVIMAS di Manali.”
“Nel luglio 2019 ho avuto di nuovo l’opportunità di realizzare il mio sogno di scalare l’Everest con la spedizione FMI sul massiccio dell’Everest 2020. Ho fatto domanda per la spedizione e, dopo quasi otto mesi di duro allenamento, sono stata selezionata per una delle cime del massiccio, il Pumori (7.161 m). Durante questo campo ho tentato la scalata di cime di 5.000 e 7.000 metri. Ma a causa della pandemia di COVID la spedizione non si è potuta svolgere nel 2020 ed è stata posticipata al 2021.
In una luminosa mattina di sole del 12 maggio 2021, intorno alle 8.35, sono salita in cima al Pumori (7.161 m) e sono diventata la prima donna indiana a farlo.”
“Dopo il Pumori ho deciso di tentare il Mt. Kun in agosto per allenarmi prima della spedizione al Dhaulagiri. Ho scalato con successo il Mt. Kun in agosto e sono partita per la spedizione al Dhaulagiri in settembre…
Il 1° ottobre ho raggiunto la vetta del Dhaulagiri, diventando la prima ragazza indiana su tale vetta.”
L’obiettivo di Kaur per la stagione primaverile 2022 era scalare la vetta più alta del mondo, l’Everest (8848 m). La spedizione aveva anche altri scopi: motivare le giovani donne indiane allo sport, creare una nuova consapevolezza ambientale tra i giovani, promuovere le attività legate all’avventura in India e l’emancipazione femminile. Per sostenere il progetto, la scalatrice aveva aperto una campagna di crowdfunding.
Oggi Kaur è diventata la prima indiana a scalare quattro Ottomila consecutivi (Annapurna, Kangchenjunga, Everest e Lhotse) in un’unica stagione, la primavera 2022.