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Imran Ali Hussaini. Fonte twitter
Il 37enne è stato uno dei migliori climber del Pakistan
Incidente mortale al forte climber pakistano Imran Ali Hussaini, 37 anni, deceduto ieri durante una scalata, da Koh e Murdar.
Originario di Quetta, Baluchistan, Imran è stato uno dei migliori climber del Pakistan. La sua specialità era il free-soloing sulle pareti rocciose delle montagne del Pakistan. Il suo desiderio era arrivare a scalare le pareti più dure del mondo, come il K2, il G1-2 e il Nanga Parbat, applicando le tecniche di arrampicata su roccia.
La mancanza di opportunità e di sponsor gli ha impedito di realizzare i suoi grandi sogni.
A differenza dell’alpinismo, l’arrampicata su roccia non è uno sport molto seguito in Pakistan. “Nel nostro Paese sono gli alpinisti a cui si guarda di più – aveva sottolineato Imran in un’intervista rilasciata nel settembre 2021 alla testata pakistana Dawn.com – Così come per film e documentari alpinistici. Il defunto Mohammad Ali Sadpara, Mirza Ali Baig, Samina Baig, ecc., sono nomi familiari. Ma ci sono anche molti altri talenti sconosciuti nell’arrampicata su roccia. Potrebbero emergere in Pakistan se venisse fornita loro una adeguata visibilità”.
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