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7 Luglio 2022

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Nanga Parbat: Shehroze Kashif e Fazal Ali continuano la discesa con le proprie forze

Nanga Parbat. ©tuncfindikofficial

Il padre di Shehroze: “Ho appena appreso che l’esercito pakistano recupererà Shehroze e Fazal Ali da o sotto Campo 2 e li porterà a Skardu”

Sul Nanga Parbat è tornato il bel tempo e le cose sembrano migliorare per Shehroze Kashif e Fazal Ali, che continuano a scendere con le proprie forze verso il campo base del Nanga Parbat.

“Ho appena appreso che l’esercito pakistano recupererà Shehroze e Fazal Ali da o sotto Campo 2 e li porterà a Skardu – ha fatto sapere poco fa Kashif Salman, padre di Shehroze. Scesi da oltre 7.000 metri di quota, i due pakistani hanno trascorso tutta la notte all’aperto al Campo 2, secondo il racconto di Kashif

Kashif Salman ha lanciato l’appello per il salvataggio del figlio, ieri  6 luglio, attraverso un video pubblicato sui social, in cui diceva che Kashif e Fazal erano bloccati a 7.350 metri.

Shehroze e Fazal hanno passato la notte del 5 luglio all’aperto, ma poi sono scesi al Campo 3 da soli. “Gli alpinisti italiani e altri che li hanno osservati con il binocolo hanno riferito che camminavano normalmente ed erano in forma, quindi presumo  fossero solo stanchi,  abbiano trascorso la giornata al Campo 3 idratandosi e raccogliendo energie, e  oggi stiano continuando a scendere”, afferma Salman a ExWeb.

“Shehroze non ha con sé alcun dispositivo [di comunicazione funzionante] e sicuramente non ha idea di cosa stia succedendo! Non è bloccato – continua Salman –  Gli elicotteri potrebbero volare e prelevare mio figlio, il che sarebbe d’aiuto perché in questo modo saremmo in grado di tornare in aereo invece di guidare fino a Chilas, ma non si tratterebbe di un salvataggio”.

Secondo Kashif Salman non si tratterebbe di un salvataggio, poichè non è stato richiesto direttamente dagli scalatori, ma di un favore.

“Per la maggior parte degli osservatori, si tratta di un’operazione di salvataggio – commenta ExWeb – che sarà registrata come tale nel registro delle missioni dell’aviazione militare… Non è chiaro chi dovrà pagare il conto, le operazioni di soccorso in Pakistan non sono gratuite.”

Ricordiamo che Gelje Sherpa ha interrotto la sua spedizione al K2 e poi al Broad Peak, insieme ad Adriana Brownlee, per andare in aiuto dei due pakistani.