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21 Luglio 2022

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Cultura · Resto del Mondo · Monte Rosa Edizioni · Narrativa

Linda Cottino (a cura di)

Il respiro dell’Everest

La storia di Marion Chaygneaud-Dupuy, la donna che ha ripulito l’Everest da 10 tonnellate di rifiuti

“Il respiro dell’Everest” è il nuovo libro di MonteRosa Edizioni che inaugura una nuova collana, “Le Rose Selvatiche”, curata da Linda Cottino e dedicata alle autrici del panorama nazionale e internazionale che hanno scritto, e tuttora scrivono, di montagna, di avventura e di alpinismo.

La collana si inaugura con la particolarissima storia della giovane Marion Chaygneaud-Dupuy, giovane donna francese che ha ideato e avviato l’operazione “Clean Everest”, finalizzata alla rimozione dei troppi rifiuti lasciati dalle spedizioni che ogni anno cercano di salire la montagna più alta del mondo.

Marion Chaygneaud-Dupuy nasce nel 1980 nella regione francese della Dordogna, in una casa in mezzo ai boschi. A 16 anni Marion, dopo un viaggio a Calcutta al fianco del medico di strada Jack Preger, si avvicina al Buddismo e inizia il suo cammino spirituale attratta dai libri del maestro tibetano in esilio Bokar Rinpoche, fondatore e guida del monastero di Mirik, nel Darjeeling. Nella primavera del 1999, a soli diciott’anni, si reca in India per essere accolta come discepola nel monastero del Rinpoche e per quattro anni Marion – che prenderà il nome di Dolma (“Compassione in azione”) – condividerà con gli altri  monaci un impegnativo percorso spirituale e di crescita interiore.

In seguito, sceglierà di essere una suora laica e di iniziare una nuova vita a Lhasa, in Tibet, dove frequentando l’università si dedica a progetti di salvaguardia ambientale e culturale presso le tribù nomadi del Chantang. In questo periodo accompagna anche lunghi trekking per conto di agenzie europee, affronta le sue prime cime in alta quota e instaura una fattiva collaborazione con la Scuola delle Guide d’alta montagna di Lhasa.

Diventata a sua volta guida, tra il 2013 e il 2017 Marion scala l’Everest dal versante tibetano per ben tre volte, e sarà la prima donna europea a compiere l’impresa. Ma è soprattutto l’impatto ambientale delle spedizioni commerciali che colpisce Marion, spingendola all’azione: nasce così Clean Everest, un’imponente operazione di pulizia che, in tre anni, rimuove dalla montagna più alta del pianeta otto tonnellate e mezzo di rifiuti.

In altissima quota” dice Marion “Il cervello opera in modalità sopravvivenza quindi lo spirito si adatta a una visione molto ridotta di ciò che ci circonda, focalizzandosi solo sull’obiettivo di raggiungere la cima, mentre tutto il resto perde di importanza.

E in effetti la questione ecologica è stata per anni lasciata in secondo piano, permettendo che i rifiuti si accumulassero sulla montagna in enormi quantità. “Tra il campo base a 5200 metri e la cima a 8848, la tipologia dei rifiuti abbandonati lungo i pendii cambia” continua Marion. “Più a monte si trovano soprattutto attrezzature tecniche, tra cui le famigerate bombole di ossigeno e le vecchie tende con le loro palerie, che spesso rimangono imprigionate tra ghiaccio e roccia e diventa molto difficile rimuoverle. Ci sono voluti quattro anni per eliminare i rifiuti dai campi alti.“

Per il suo impegno, Marion ha vinto il premio internazionale “Terre des femmes” 2019, assegnato dalla francese Fondation Yves Rocher.

Oggi l’operazione Clean Everest viene gestita dalle autorità governative locali e il suo modello è stato adottato su altre montagne himalayane.

Traduzione di Sita Demichelis


Il respiro dell’Everest

Autore: Linda Cottino (a cura di)

Editore: Monte Rosa Edizioni - Gignese (VB) - 2022

Pagine: 214

Prezzo di copertina: € 19.5


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