Broad Peak. Foto Pietro Picco
Aggiornamento dal Broad Peak
La settimana scorsa, mentre tutti eravamo concentrati sull’alto numero di vertici al K2, una serie di drammatici eventi accadevano sul vicino Broad Peak (8047 m).
Mercoledì davamo notizia di un incidente occorso ad un alpinista britannico sul Broad Peak e venerdì, ExWeb informava di un rumeno in gravi condizioni sulla montagna. Ma quello che, ad oggi, si conosce di entrambi i casi, è solo quanto riferito da alcuni alpinisti. Nessuna nota ufficiale è stata divulgata dalle agenzie e i nomi del britannico e del rumeno non sono ancora stati ufficializzati.
Il racconto di François Cazzanelli: “… di colpo vedo il ragazzo britannico perdere l’equilibrio e precipitare in piena parete!”
Broad Peak, estate 2022. Foto François Cazzanelli facebook
Di seguito, il rapporto di Francois Cazzanelli:
“Broad Peak 8.046 m. 19-07-2022. Per me una giornata dura! Sono partito dopo cena dal campo base del K2 alle 23:00 incontro Benjamin al CB del Broad Peack e alle 00:00 assieme a Benjamin Védrines cominciamo a scalare dalla base della montagna a 4.950 m. Ovviamente i ritmi e lo stile erano diversi da quelli di Benjamin [l’alpinista francese stabilirà poi un record di velocità, arrivando in vetta in 7 ore e 28 minuti] . Oltre i 7.500 m. Incontro prima Pietro Picco poi Marco Camandona – Alpinist & Mountain Guide e dopo. la leggenda Denis Urubko! Tutto procedeva al meglio, in 12 ore sono arrivato al roccia sommitale a 8.035 m. Ormai mancavano 30 minuti ed ero in cima! Ho scalato con tutto il mio materiale in totale autonomia su una montagna per me totalmente sconosciuta. Sulla cresta ho notato un alpinista inglese che scendeva a poca distanza da me. Ci siamo fermati entrambi, in quel punto si passa uno per volta, un rapido cenno come di routine e lui comincia a descalare un passaggio esposto. Io sono fermo, lo osservo e di colpo vedo il ragazzo perdere l’equilibrio e precipitare in piena parete! Sono sconvolto inizio a correre a destra e sinistra per vedere se riesco a vederlo. Non mi do’ pace per un’ora poi decido di chiamare il campo base dove la voce di Emrik Favre mi dice: ”SCENDI SUBITO”. Inizio a scendere con calma prendendo tutte le precauzioni necessarie. Prima di arrivare al campo trovo le tracce sulla neve del tremendo impatto del corpo. Arrivo al Campo 3 dove Pietro Picco mi sta aspettando! Ci fermiamo li per la notte è il giorno dopo, molto stanchi per il duro bivacco non previsto, rientriamo al campo base del K2!”
Il racconto di Israfil Ashurli: “A quota 7700-7800 metri, ho incrociato un scalatore rumeno in fin di vita…”
Alpinisti in discesa dal Broad Peak. Foto Israfil Ashurli facebook
Il 21 luglio, Israfil Ashurli, insieme ad altri alpinisti, si trovava nella parte alta del Broad Peak, in salita verso la vetta. Ashurli ha incrociato l’alpinista rumeno (George), in uno stato di evidente difficoltà, a 7.700-7.800 metri.
Questo il suo racconto:
“Ieri [21 luglio] mi sentivo in forma e ho tentato il Broad Peak. A quota 7700-7800 metri, ho incrociato un scalatore rumeno in fin di vita. Mi sono detto “Cos’è più importante: le ambizioni o la vita umana? “
Ho portato il mio collega in difficoltà a 7300 m, qui sono venuti ad aiutarmi da C3 scalatori di Cile, Polonia e Russia. Non avevo più la forza e il tempo di salire in cima.
Cercherò di conquistare di nuovo la vetta stasera. Ho la bandiera del mio paese con me, il telefono a metà carica (speriamo di riuscire a fare una foto) e ho il GPS. Sono tutto solo sulla montagna; stanno scendendo tutti; probabilmente questa volta nessun tentativo di salvataggio mi fermerà.”
Ashurli, dopo aver trascorso la notte a 7.000 m, sabato 23 luglio ha tentato nuovamente la vetta del Broad Peak, che ha raggiunto con successo alle 12:43 (ora locale).
Salvataggio concluso
Sempre sabato, una squadra cilena ha concluso la complessa operazione di salvataggio del rumeno, riportandolo al campo base. Sarà evacuato prima possibile. L’alpinista verserebbe in cattive condizioni.
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