K2, estate 2022. Fonte Nirmal Purja facebook

Altri alpinisti stanno progredendo verso la vetta. Tempo stabile

Sono 148 alpinisti gli alpinisti che hanno scalato il K2 (8.611 m) nel corso della prima spinta alla vetta lanciata in questa stagione. Impossibili segnalarli tutti.

Ieri, domenica 25 luglio, alle 7:45, in vetta l’americana Sarah Strattan e il pakistano Muhammad de Machulo, entrambi di Karakoram Tours Pakistan. Alle 8:20 hanno raggiunto il vertice  Mohammad Hussain (Pakistan), Paul Etherdge e Peter Brittleton (Regno Unito), del team Summit Karakoram.

La guida del campo base, Mohammad Abbas,  ha riferito alla stampa pakistana  che la maggior parte degli alpinisti giunti in cima alla seconda montagna più alta della Terra, sono rientrati al campo base in sicurezza. Alcuni hanno dovuto abbandonare il tentativo a metà via per diverse ragioni; da ieri sera,  altri alpinisti hanno iniziato un tentativo partendo dal Campo Base. Tra loro, anche i valdostani François Cazzanelli, Jerome Perruquet e Pietro Picco. Camandona li supporta dal CB. Emrik Favre ha lasciato il gruppo per problemi di salute e ha deciso di rientrare a casa.

Altri alpinisti verso i campi superiori

Iman Ahmadpour (Iran), è a C4. Se tutto va bene, presto attaccherà la vetta. Procede senza O2 supplementare o portatori di alta quota.

Adriana Brownlee e Gelje Sherpa, sono a Campo 2 (6632 m). Il loro obiettivo è raggiungere la vetta tra il 26 e 27 luglio.

Il ceco Jan Matiášek, uno dei pochi a salire senza ossigeno supplementare o portatori di quota, ha completato l’acclimatamento e prevede di raggiungere il vertice intorno al 27/28 luglio.

Le previsioni, danno  tempo stabile fino alla prossima settimana.

Altre notizie dal K2

I cechi Lukas Jasensky e Marek Novotny, smarriti gli zaini a Londra, hanno cercato di scalare la montagna attraverso la via Cesen con il poco materiale prestato e inviato da casa. Naturalmente, con abbigliamento al limite, si sono ammalati e tornano a casa: “… è stato rischioso e non ci siamo arresi – scrive Lukas –  Con l’aiuto delle persone presenti sul posto, di Andrejka e dei miei amici a casa, abbiamo organizzato un bagaglio di emergenza. Abbiamo vissuto giorni estremamente difficili in parete, dove eravamo soli e dovevamo contare solo su noi stessi e sulle nostre capacità. Nessuna attrezzatura di supporto, solo noi e qualche vecchia assicurazione. Senza corde, solo con ramponi e piccozze e un piccolo zaino sulle spalle, ci siamo fatti strada su questa maestosa e ripida parete. Tuttavia, il tempo ci ha frenati e abbiamo faticato a scendere in buona salute. Purtroppo l’infezione mi ha bloccato. A volte è così e l’ho accettato. Sono grato per quei pochi giorni estremi in parete. Sono grato di aver scalato sul K2, di essere qui e di poter tornare”.

Intanto il nepalese Mingma G, per la quarta volta la vetta al K2, ha confermato  sui suoi canali social che tutti i membri del team Imagine Nepal sono tornati sani e salvi al campo base.

Sajid Ali Sadpara, figlio del leggendario alpinista Mohammad Ali Sadpara, ha puntualizzato che suo cugino, Abid Asad Sadpara, è stato tra i pochi scalatori a scalare il K2 senza utilizzare ossigeno supplementare in questa stagione, e si è detto felice di vedere quest’anno un alpinista della famiglia Sadpara in vetta al K2. “Abid è il nipote del mio amato padre Ali Sadpara”, ha commentato. Abid Asad Sadpara fa parte della squadra di Elite Exped.

Abid Asad Sadpara, nipote del leggendario alpinista Mohammad Ali Sadpara, ha scalato con successo la vetta del K2 senza l’ausilio di ossigeno supplementare. Fonte Sajid Ali Sadpara facebook

Intanto Adventure Pakistan ha confermato la scomparsa di uno scalatore canadese venerdì sera mentre scendeva dal C3 al BC. Stava completando la sua acclimatazione. R.C. fa parte di un gruppo esperto di scalatori canadesi ed è stato visto l’ultima volta scendere dal C2 al C1. Malgrado siano state attivate le operazioni di ricerca e salvataggio, l’alpinista non è ancora stato trovato.