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28 Dicembre 2022

Alpinismo e Spedizioni · Climbing · Vertical

Appello alla mobilitazione per gli alpinisti e climber iraniani

Atleti iraniani arrestati in Iran per aver manifestato. Fonte change.org

Il Comitato alpinistico dell’Unesco Francia, invita la comunità alpinistica internazionale  a manifestare il proprio sostegno ai colleghi iraniani arrestati tra fine ottobre e fine novembre

L’Iran è stato scosso da un’ondata di proteste senza precedenti dopo la morte di Mahsa Amini, avvenuta il 16 settembre. La 22enne curda iraniana è stata arrestata a Teheran e condannata a morte per aver indossato impropriamente il velo islamico. Da allora più di 400 manifestanti sono stati uccisi, arrestate 14.000 persone e giustiziati due uomini di 23 anni.

Il Comitato alpinistico dell’Unesco Francia, attraverso un appello  diffuso da Montagnes Magazine, invita gli alpinisti e gli appassionati di montagna  a mobilitarsi per dare il proprio sostegno ai colleghi iraniani arrestati tra fine ottobre e fine novembre per aver preso parte alle manifestazioni che si sono svolte nel Paese. “La solidarietà in montagna è una realtà che non conosce frontiere – scrive il Comitato –  E’ stato riconosciuto dall’UNESCO in occasione dell’inserimento dell’alpinismo nel Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità nel dicembre 2019. Tra i 178 Paesi che hanno ratificato il testo c’è l’Iran.”

Dena Sheybani (insegnante di snowboard e arrampicata), Mohammed Khiveh (alpinista), Eshragh Najafabadi (ex membro delle squadre nazionali di ciclismo e alpinismo), Amir Arslan Mahdavi (insegnante di snowboard, scalatore e membro della squadra nazionale di alpinismo) e Hessam Mousavi (istruttore di arrampicata), sono accusati di aver pianificato un attentato nella città meridionale di Shiraz.

Contemporaneamente al loro arresto, altri due sportivi di Shiraz sono stati imprigionati e un altro è scomparso, rileva Iranwire.com. La loro sorte ha destato maggiore preoccupazione dopo la messa in onda delle confessioni forzate dei loro cinque colleghi. Si tratta di Issa Anvari (istruttore di alpinismo)arrestato nella città di Yasuj insieme a Khiveh e trasferito al Dipartimento di Intelligence di Shiraz. Non ci sono informazioni sulla sua sorte e sulle accuse. Siamak Simkanpour (alpinista) è stato arrestato sul posto di lavoro a Shiraz il 2 novembre e trasferito alla sezione locale del Ministero dell’Intelligence. Non ci sono informazioni su dove si trovi. La famiglia è sottoposta a forti pressioni per non parlare con i media del suo arresto. Marjan Jangjou risulta scomparsa dal 2 novembre, quando le forze di sicurezza hanno fatto irruzione nel suo club sportivo nella zona di Ghalat, a Shiraz. I suoi amici dicono che il 29 novembre i suoi parenti hanno presentato una denuncia per la sua scomparsa alla nona sezione dell’Intelligence di Shiraz, ma nessuno ha ancora dato loro una risposta chiara.

Lanciata una petizione su change.org che, al momento conta oltre 12.000 firme.