Fatale incidente sulle montagne svizzere
Mauro Soregaroli, da più di 35 anni guida alpina, esperto di sci ripido e freeride, conosciuto come “Mauro Mountainguide”, ha perso la vita sabato pomeriggio, in Svizzera, durante la salita del Grand Golliat (3.238 m), al confine tra il Canton Vallese e la Valle d’Aosta. La guida bergamasca era insieme al cliente e amico Jerry McGraph, un avvocato americano residente a Berna. Il 64enne è precipitato per centinaia di metri, dopo aver messo un piede in fallo proprio sotto la cima. Le autorità svizzere hanno aperto un’inchiesta.
Originario di Valtesse, quartiere di Bergamo, era attualmente residente a Carobbio degli Angeli. La montagna era la sua più grande passione, ma anche il suo lavoro.
«Mauro era una guida davvero eccezionale. Le sue capacità tecniche, unite alle qualità umane, ne facevano una grande persona. La sua scomparsa è una tragedia per tutto il mondo che ruota attorno alla montagna». Così Paolo Valoti, presidente del Cai di Bergamo, ha ricordato Soregaroli.
Sempre sabato un escursionista 33enne ha perso la vita dopo essere precipitato per oltre cento metri lungo la parete Ovest del Grignone.
Aggiornamento del 22 febbraio
La salma di Mauro Soregaroli rientrerà a Bergamo nel pomeriggio di venerdì 24 febbraio attorno alla ore 14:30. Verrà ospitata al Palamonti (sede del CAI di Bergamo, via Pizzo della Presolana 15) fino a tarda sera, per un ultimo saluto. La sala riaprirà nella mattinata di sabato per continuare il commiato. Alle 10:30 di sabato 25 febbraio verrà celebrato il funerale presso la Chiesa del Cimitero di Bergamo