Dorota Rasinska-Samoćko in Nepal, primavera 2023. Fonte facebook

L’alpinista polacca tenta la “montagna bianca”

Ha preso il via la spedizione al Dhaulagiri (8.167 m) di Dorota Rasinska-Samoćko che questa primaverà affronterà l’ultimo ottomila del Nepal che manca nel suo carnet.

L’avvocatessa polacca, che ha lavorato per molti anni nella diplomazia polacca e che oggi è un’alpinista himalayana di grande successo, è arrivata a Kathmandu qualche giorno fa e ora la attende il lungo trekking (10 giorni) di avvicinamento al Campo Base. Il percorso si snoda attraverso Thorong La, Marpha e Hidden Valley. Le condizioni non sono delle migliori: c’è molta neve fresca al CB e un elevato pericolo di valanghe nella regione. La scalatrice si avvarrà di ossigeno supplementare e dell’ausilio di Sherpa.

A conclusione della sua avventura in Nepal, l’alpinista himalayana proseguirà con altre salite negli Stati Uniti e in Pakistan (Gasherbrum I e Gasherbrum II). Attualmente ha al suo attivo nove ottomila, saliti in meno di un anno.

Dorota, che finanzia autonomamente le sue spedizioni,  sta tentando di ultimare il progetto della ‘Doppia Corona’ (Double Crown), ovvero la salita di tutte le cime della Corona dell’Himalaya e del Karakorum (14×8000),  e della ‘Corona della Terra’ (le nove vette più alte di tutti e sette continenti). Per ultimare quest’ultima, le mancano tre vette.

Dorota Rasinska-Samoćk è stata recentemente insignita del premio ‘Kolos 2022‘, nel suo paese, per aver conquistato sette vette di ottomila metri in una sola stagione alpinistica.

Le scalate di Dorota Rasinska-Samoćko (Fonte):

2021, 12 maggio – Everest (8848 m)
2021, 25 settembre – Manaslu (8156 m)
2022, 28 aprile – Annapurna I (8091 m)
2022, 12 maggio – Kanchendzonga (8586 m)
2022, 22 maggio – Lhotse (8516 m)
2022, 28 maggio – Makalu (8484 m)
2022, 01 luglio – Nanga Parbat (8126 m)
2022, 20 luglio – Broad Peak (8051 m)
2022, 28 luglio – K2 (8611 m)