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6 Aprile 2023

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Cultura · Alpi Orientali · Aree Montane · Italia · Trentino Alto Adige

La Sosat ricorda Ettore Castiglioni | Mercoledì 12 aprile – ore 20.30

Ettore Castiglioni. Fonte locandina

Approfondimento su Ettore Castiglioni: il legame alpinistico con il sosatino Bruno Detassis e le loro scalate nel Brenta

Sarà dedicata al ricordo di Ettore Castiglioni, la serata che la Sosat organizza, con il patrocinio del Trento Filmfestival, mercoledì 12 aprile alle 20,30 nella sede di via Malpaga 17 a Trento.

A “Sosat Incontra” del 12 aprile parteciperanno: Luciano Ferrari presidente della Sosat, Mauro Leveghi presidente del Trento Filmfestival, Paolo Vita ideatore della Targa erratica che, dal 2018, ricorda annualmente Castiglioni, Riccardo Decarli bibliotecario della Sat che parlerà di Castiglioni scrittore, Sergio Martini alpinista e Accademico del Cai, Jalla e Claudio Detassis figli di Bruno, Michele Leonardi gestore del rifugio Maria e Alberto ai Brentei, la “reggia” di Bruno Detassis ‘il re del Brenta’, Franco Nicolini guida alpina e gestore del rifugio Pedrotti alla Tosa, che ha ripercorso tutte le vie di Bruno Detassis nel Gruppo di Brenta.

Alla serata arteciperanno gli Accademici della Sosat e gli amici dell’Associazione Giuliano De Marchi, una Onlus che si dedica, da anni, ad aiutare la popolazione nepalese.

 

 

Ettore Castiglioni, a sinistra, in compagnia di Bruno Detassis. Foto arch.Tutino

Il legame fra Ettore Castiglioni e il Trentino è innanzitutto legato al luogo di nascita dell’alpinista di origine milanese: Ruffrè, in Val di Non. Castiglioni vi nacque il 28 agosto del 1908. Perse la vita nel marzo del 1944 in Val Malenco, in circostanze tragiche. Era fuggito dalla Svizzera senza abiti nè scarpe. Castiglioni e Bruno Detassis,  quest’ultimo nato alpinisticamente nella Sosat, aprirono insieme grandi itinerari sulle pareti delle Dolomiti.

La serata del 12 aprile in Sosat, vuole essere un momento di riflessione sulla figura di Castiglioni che con il suo stile di vita ha saputo lasciare il segno, non solo sulle pareti delle montagne e sulle pagine dei suoi libri. Castiglioni fece  molto per aiutare gli ebrei e i partigiani in fuga dall’occupazione nazista dell’Italia. Fu un uomo giusto e, come lo definì Bruno Detassis: “Un signore”, per la sua nobiltà d’animo.