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28 Aprile 2023

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Annapurna I: fallito il tentativo sulla parete Nord-Ovest, Bielecki e Hatala guardano alla via Normale

Annapurna I, Hatala e Bielecki. Foto Mariusz Hatala

Bielecki: “Non ho mai voluto scalare questa montagna per la via Normale. Ma ora la situazione è un po’ diversa…”

Il maltempo ha bloccato l’attività sull’Annapurna I. Il Campo Base è coperto di neve fresca e continua a nevicare senza sosta. La stagione primaverile 2023 si è rivelata molto più impegnativa del previsto.

Il terzo tentativo di Adam Bielecki di aprire una nuova via in stile alpino sulla parete Nord Ovest,  non è andato secondo i piani. Per contro, il polacco è stato protagonista, insieme al connazionale Mariusz Hatala e a cinque nepalesi, di una spettacolare operazione di salvataggio sulla montagna.

I due sono attualmente a Tatopani, nella valle del Kali Gandaki, dove attendono condizioni migliori per provare a raggiungere la vetta dalla via Normale.

Sulla parete Nord-Ovest, i due polacchi si sono spinti fino a 6.250 metri, poi il ritiro. “La parete Nord-Ovest  era praticamente secca – ha raccontato Adam Bielecki in un’intervista rilasciata alla testata polacca WSpinanie – Le sezioni di ghiaccio dove nel 2017 ci siamo mossi abbastanza facilmente, hanno lasciato posto alla roccia. Non so fino a che punto questo sia dovuto al riscaldamento globale o sia specifico di questa particolare stagione. Comunque,  è in qualche misura coerente con quanto si osserva, ad esempio, nelle Alpi, dove le vecchie vie storiche non sono più percorribili, perché semplicemente, di stagione in stagione, c’è sempre meno ghiaccio.”

“Dalle informazioni ricevute dalla gente del posto, so che l’inverno di quest’anno ha visto pochissime nevicate – continua Bielecki –  Sospetto che questa possa essere la causa diretta delle condizioni che abbiamo trovato in parete … Ad essere onesti, la preoccupazione già c’era quando abbiamo raggiunto la base  e abbiamo visto la parete per la prima volta: era ovvio che mancava ghiaccio nei punti chiave e dominavano le sezioni rocciose. Certo, dovevamo provare a scalare la parete e a verificarlo direttamente…. Pertanto, durante la lunga finestra meteorologica, quando tutte le spedizioni commerciali stavano affrontando la via normale fino alla spinta al vertice, Mariusz ed io abbiamo tentato di completare la nostra via.”

Parete Nord-Ovest dell’Annapurna. Foto Adam Bielecki

“Dopo aver raggiunto il Campo Base Avanzato e aver superato i primi 1.000 metri di parete, cioè la parte che conduce lungo i pendii innevati e ghiacciati, per  entrare nella Ovest (sezione ghiacciata nel 2017), abbiamo scoperto che sulla roccia c’era poco ghiaccio. Era decisamente difficile assicurarsi durante l’arrampicata e molto dispendioso in termini di tempo, rispetto alla scalata su ghiaccio puro. Tuttavia, le pietre in caduta dalle sezioni alte della parete sono state decisive [per abandonare il tentativo]. Ad un certo punto è stato davvero spaventoso. Sono stato colpito al braccio da un sasso grande come un pugno che, fortunatamente, ha provocato solo un grosso livido. Per evitare questi rischi, abbiamo dovuto fare una lunga traversata a sinistra, e quindi abbiamo avuto difficoltà a trovare un posto sicuro dove bivaccare. Alla fine, non abbiamo avuto dubbi sul fatto che in questa stagione provare a scalare la parete fosse troppo rischioso. Arrampico da così tanti anni da ritenere che questa non sia la stagione giusta per tentare una dura via di misto. Questo è  ciò che accade oggi sui Monti Tatra o sulle Alpi, e ancor di più su una parete lunga 3 chilometri in Himalaya.”, spiega Bielecki.

“Da molti anni il mio sogno, al limite dell’ossessione, è quello di aprire una nuova via  su un Ottomila in puro stile alpino, con un piccolo team. E fino ad ora, ho sempre pensato che questo fosse possibile. Ora comincio ad avere dei dubbi. Su questa parete, però, dipende molto dalle condizioni e mi chiedo se sia possibile trovare il tempo per salirla in modo relativamente sicuro..”

Annapurna I, parete Nord-Ovest, primavera 2023, il bivacco di Hatala e Bielecki. Foto Adam Bielecki

A proposito di un prossimo tentativo sulla via Normale, dove è stato effettuato il miracoloso salvataggio dell’alpinista indiano Anurag Maloo, Adam aggiunge:

“Non ho mai voluto scalare questa montagna per la via Normale. Ma ora la situazione è un po’ diversa: non c’è nessun altro sulla montagna. Se iniziassimo a scalare ora, potremmo farlo nello stile che mi è più congeniale. Saremmo soli in quota e saliremmo senza depositi portando tutto il necessario sulle nostre spalle. Se non fosse per il fatto che useremo le corde fisse sistemate dalle squadre di sherpa, potremmo parlare di puro stile alpino. Una sfida del genere mi attira. Tuttavia, bisogna dire chiaramente che al momento non si può essere ottimisti. Le previsioni sono scarse e l’innevamento è elevato. Porteremo ancora un po’ di pazienza… per il momento non abbiamo perso la speranza di scalare l’Annapurna, anche se ogni giorno che passa sembra sempre meno probabile.”

Ipotizzando uno scenario ottimistico, secondo Bielecki i tempi per riprendere riprendere l’attività sulla montagna sono i seguenti:

“Credo ci occorra un giorno per tornare al Campo Base. Poi un altro per riposare, perché si tratta di una salita di 3.000 metri. Inoltre, avremmo bisogno di uno o due giorni di tempo per permettere ai pendii di stabilizzarsi dopo le precipitazioni e per far scendere le valanghe nei punti più pericolosi. Per l’attacco, abbiamo ragionevolmente necessità di 3-4 giorni di tempo (salita e discesa). In totale, quindi, se si presentasse una finestra meteo di 5 o preferibilmente 6 giorni con poche nevicate, potremmo parlare di una possibilità realistica.”

Intanto, Felix Berg, che in origine doveva far parte della loro squadra, ha poi deciso di scalare il Manaslu. Forse si unirà a loro, in seguito.