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5 Maggio 2023

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Everest: un alpinista americano muore a Campo 2

Jonathan Sugarman. Fonte Maya Sugarman

Descritto dalla sua famiglia come “uno scalatore appassionato e di grande esperienza”, sognava di conquistare il ‘Tetto del Mondo’

La stagione sull’Everest è appena iniziata e  si contano già quattro vittime. L’ultimo decesso è avvenuto lunedì 1 maggio a Campo 2 (6.400 m). A perdere la vita, Jonathan Sugarman, 69 anni, un medico in pensione di Seattle.

Sugarman, si è sentito male durante una rotazione di acclimatamento, diretta al C3 (7.300 m), probabilmente per l’improvvisa insorgenza di una malattia legata all’altitudine.

Sugarman e la squadra con cui sperava di scalare l’Everest, si stavano acclimatando da circa un mese sulle vette vicine. Nei giorni precedenti il decesso, Sugarman aveva lasciato il campo base dell’Everest (5.364 m) con la sua squadra ed era salito fino al Campo 2 (6.400 m), dove lunedì il team aveva in programma di riposare prima di proseguire, il giorno successivo, fino al Campo 3 (7.300 m), secondo quanto riferito da International Mountain Guides (IMG) di Washington, organizzatore della spedizione.

Sugarman aveva già sofferto di mal di montagna. Nel 2016 è stato colpito da edema polmonare al C1 del Cho Oyu. Cinque anni dopo, è tornato in alta quota. Ha scalato alcune delle vette più alte del mondo, tra cui l’Aconcagua in Argentina (6.962 m), il Denali in Alaska (6.190 m). Nel 2021 ha salito il Cotopaxi (5.897 m) e altre alte vette in Ecuador. L’anno scorso ha raggiunto la cima del Lobuche (6.119 m) e dell’Island Peak (6.160 m) durante l’acclimatazione per il suo tentativo sull’Everest, che ha interrotto a C3.

Secondo quanto riportato dalla stampa  statunitense, Jonathan Sugarman era impegnato nel campo della cooperazione, come capo dell’Ong Qualis Health.

Poche settimane fa, tre sherpa hanno perso la vita nei pressi di C1, sepolti da una enorme massa di neve nella Cascata di Ghiaccio del Khumbu.

Il Campo Base dell’Everest, 3 maggio 2023. Fonte SST

Dopo il peggioramento delle condizioni meteo in Himalaya, la maggior parte degli alpinisti è scesa al campo base, così come la squadra incaricata di fissare le corde, che finora ha attrezzato la via fino al Campo IV.

Ad oggi, il Nepal ha rilasciato 466 permessi di scalata per l’Everest. Si temono lunghe code di alpinisti sulla via per la vetta.