Divenne famoso per il suo volo attraverso l’arco di Piedrafita ad oltre 200 km/h
Incidente mortale nel mondo dello sport estremo. Venerdì 5 aprile, Alex Villar, istruttore di parapendio, paracadutismo e base jumping, è morto dopo un lancio da una scogliera a Punta Calva, nella Valle del Chistau, comune di Huesca di Plan (Spagna), zona a lui nota, dove aveva effettuato diversi salti.
Villar, 34 anni, ha iniziato a fare paracadutismo nel 2013; nel corso della sua vita ha effettuato oltre 2.000 lanci aerei. Praticava il base jumping dal 2015, dove ha accumulato più di 1.000 salti.
Amante di tutti gli sport di montagna, era arrivato ad allenarsi nel base jumping con una delle migliori squadre al mondo di questa disciplina. Ha fatto salti in varie località dei Pirenei aragonesi, nei Picos de Europa e quest’anno ha scalato il Kilimangiaro da dove non ha potuto lanciarsi poichè le condizioni non erano delle più adatte.
La sua più grande impresa fu un lancio con tuta alare da 2.550 metri, nel settembre 2019, in cui riuscì a volare a una velocità media di oltre 200 km/h. In quell’occasione attraversò l’Arco de Piedrafita, nella Sierra de Partacua (Huesca). Trascorse un anno a prepararsi per quel volo. “Una volta che ti lanci, hai il 50 per cento di probabilità di successo“, dichiarò dopo aver superato l’arco. Il video divenne virale e lo fece conoscere in tutto il mondo.