La donna si era rifiutata più volte di lasciare il Campo Base. Voleva scalare l’Everest ad ogni costo
La scalatrice indiana Suzanne Leopoldina Jesus, è morta questa mattina presso l’ospedale di Lukla. Secondo Da Dendi Sherpa, amministratore delegato di Glacier Himalaya Treks, è deceduta intorno alle 5:13.
La 59enne, originaria di Maharashtra, Mumbai, si era ammalata al campo base più di sei giorni fa. “È stata trasportata con forza a Lukla ieri sera, dal Campo Base”, ha riferito Sherpa a THT, aggiungendo che si era rifiutata di lasciare il Campo Base dicendo che doveva scalare l’Everest ad ogni costo. Una riunione con gli ufficiali di collegamento del governo nepalese, il personale della polizia e l’agenzia di spedizione ha deciso di trasferirla a Lukla per ulteriori cure, ha riferito Dendi Sherpa.
Il suo obiettivo era diventare la prima asiatica con un pacemaker e l’indiana più vecchia a tentare la scalata dell’Everest.
L’ambasciata indiana a Kathmandu e il Dipartimento del Turismo sono già stati informati dell’incidente, ha dichiarato Sherpa, aggiungendo che ci si sta attivando per trasportare il corpo della donna a Kathmandu.
Sale così a 7 il bilancio delle vittime dell’Everest. In questa stagione sono già morti quattro alpinisti sherpa, un medico americano e un alpinista moldavo.