Hari Budha Magar: “È stata un’esperienza straordinaria”
L’ex Gurkha dell’Esercito britannico, Hari Budha Magar, ha scritto una pagina di storia diventando il primo doppio amputato sopra il ginocchio al mondo a scalare l’Everest (8.848 m). Magar ha raggiunto il vertice alle ore 15:00 circa, del 19 maggio, insieme a quattro Sherpa, guidati da Krish Thapa, leader della spedizione.
“È stata un’esperienza straordinaria”, ha raccontato il 43enne a THT.
Budha Magar – nato e cresciuto sognando di scalare il Dhaulagiri e il Mt Sisne, visibile dalla sua casa nel remoto villaggio di Thawang a Rolpa – ha perso entrambe le gambe nell’aprile 2o1o, combattendo in Afghanistan per il Regno Unito.
Padre di tre figli, Budha l’anno scorso, è diventato il primo doppio amputato sopra il ginocchio a raggiungere il campo base dell’Everest e il primo doppio amputato a fare paracadutismo in tandem nella regione dell’Everest.
L’ex Gurkha aveva in previsione di scalare l’Everest già nel 2018, ma il suo progetto è stato rinviato a seguito di una norma introdotta nel 2017 dal governo, che vietava agli scalatori non vedenti, con doppia amputazione e in solitaria, di scalare le montagne, compreso l’Everest. Dopo un’ingiunzione presentata alla Corte Suprema dal giornalista Madhav Chamlagain, impegnato per i diritti delle persone diversamente abili, il divieto è stato revocato da un’ordinanza della CS nel 2018.