I 32 piloti avranno due settimane di tempo per affrontare 1.223 km attraverso le Alpi
L’8 giugno da Kitzbühel in Austria scatterà la decima edizione della X-Alps, la gara biennale di hike & fly (escursionismo abbinato al volo in parapendio), più dura al mondo.
Sono stati selezionati 32 piloti in rappresentanza di 18 nazioni, la Nuova Zelanda la più lontana. Tra questi lo svizzero Christian Maurer che di X-Alps ne ha vinte ben sei e si conferma ancora una volta l’uomo da battere. Per l’Italia gareggia Aaron Durogati di Merano (BZ), vincitore di due coppe del mondo e reduce dai mondiali di parapendio in Francia, Nicola Donini di Molveno (TN), pilota versatile tra acrobazia e hike & fly, e Tobias Grossrubatscher di Castelrotto (BZ), alla sua terza esperienza in questa maratona.
I piloti avranno circa due settimane di tempo per affrontare un percorso di 1.223 km attraverso le Alpi. Obbligo: toccare 15 punti prestabiliti, detti “Turn Point”, ovvero punti di svolta, ma anche “boe”, prima di raggiungere il traguardo di Zell am See, località lacustre austriaca. Unici mezzi di trasporto ammessi: il parapendio oppure… gli scarponcini! Vale a dire che, se non si vola, si procede a piedi con il parapendio in spalla. Il team che assiste ogni concorrente provvede a rifornirlo di ogni necessità, attrezzatura per la notte compresa, periodo durante il quale è severamente vietato muoversi. Eccezione: il cosiddetto “Night Pass”, ovvero il permesso di marciare una notte durante tutta la gara, a scelta del pilota. Un secondo permesso sarà assegnato l’8 giugno al vincitore del prologo, una mini gara con partenza da Kirchberg.
I punti di svolta sono disseminati tra Austria, Germania, Svizzera, Francia e Italia. In alcuni casi i piloti dovranno atterrare per firmare una lavagna o scattare un selfie; in altri sorvoleranno le boe restando entro raggi tra i due e cinque km. Per quanto riguarda la penisola sono stati scelti il Colle del Piccolo San Bernardo, all’incirca sul confine con la Francia, il Rifugio Brentei sotto Cima Tosa, nelle Dolomiti di Brenta, le Tre Cime di Lavaredo dove una via ferrata attende i partecipanti per raggiungere il Monte Paterno (2740 m), per poi atterrare a Sesto, in Val Pusteria.