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23 Giugno 2023

Climbing · Vertical · Europa

Nina Caprez: prima femminile di “Yeah Man” (8b+, 350m)

Nina Caprez su Yeah Man. ©Jeremy Bernard. Fonte N.Caprez/instagram

Caprez: “Avevo in mente questa via da quando la salì il mio amico Giovanni Quirici, morto nel 2011 sulla parete Nord dell’Eiger. L’ho scalata per onorare questo grande uomo”.

Il 18 giugno, la climber svizzera Nina Caprez ha completato la prima femminile di “Yeah Man” (8b+, 350m), una durissima via multipitch che raggiunge la cima del Grand Pfad, la massima elevazione della catena montuosa del Gastlosen, in Svizzera.

La via si compone di 9 lunghezze (7a, 7b+, 7b+, 7c , 8a+, 8a, 8a, 8b+, 7a), su calcare di ottima qualità.

Francois Studenmann e Guy Sherrer iniziarono  a tracciare la via nel 1995. Dopo tre anni, aprirono ‘Yeah Man’. Nel 2004 Josune Bereziartu e Rikar Otegi liberarono tutti i tiri in giorni diversi, senza riuscire a salire l’intera via in sequenza. Solo nel 2010 lo svizzero Giovanni Quirici ultimò la prima libera in giornata di ‘Yeah Man’.

Nina Caprez ha raccontato così la sua esperienza su ‘Yeah Man’:

“Avevo in mente questa via da quando la salì il mio amico Giovanni Quirici, morto nel 2011 sulla parete Nord dell’Eiger. L’ho scalata per onorare questo grande uomo.
All’inizio della primavera ho incontrato Jonathan Sigrist, un compagno di squadra, all’inizio del suo viaggio in Europa, e mi ha chiesto se ero interessata a questa via. La proposta  mi ha sorpresa, perché mi sembrava troppo presto per affrontare un viaggio così lungo dopo soli otto mesi dalla nascita di mia figlia. Devo ammettere che ero anche intimorita… Salire le multipitch richiede molta fiducia, esperienza e coraggio.
Il mio compagno Jérémy ha apprezzato l’idea, mi ha spinta a fare il primo passo e a partire. Il 10 giugno siamo partiti alla volta di Gastlosen, un’iconica catena montuosa nel cuore della Svizzera.
Poiché Jonathan era ancora impegnato nell’arrampicata sportiva a Céüse, ho iniziato la via con la mia “ragazza alla pari” Pauline Maheo, di 19 anni. È stata una grande avventura; è stato molto divertente introdurre Pauline nel mio mondo, su una dura via di più tiri.
Abbiamo progredito rapidamente sulle prime lunghezze, la natura della via ci si addiceva, ma il tiro chiave di 8b+ era una storia diversa. Ero curiosa di vedere come avrei scalato l’8b+, visto che da un anno  non salivo una difficoltà del genere. Sono rimasta davvero sorpresa e ho fatto buoni progressi. Il quinto giorno  ho guidato un passaggio chiave […]
Il giorno successivo abbiamo bivaccato in parete e la mattina dopo abbiamo iniziato a scalare molto presto.
Procedevo bene, e anche Pauline. Entrambe abbiamo superato ogni tiro classico fino all’8b+. Ero sorpresa. Ho fatto un solo volo sul quarto tiro (7c) e quindi ho dovuto risalire, il resto è riuscito al primo colpo.”

Nina Caprez, classe 1986,  ha iniziato ad arrampicare all’età di 13 anni e ha scoperto l’arrampicata sportiva all’età di 17. Due anni dopo, era membro della squadra nazionale svizzera. È salita sul podio della Coppa del Mondo. Nel 2008 ha deciso di abbandonare l’arrampicata sportiva per dedicarsi principalmente alle scalate in falesia e alle multipitch.

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