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5 Luglio 2023

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Daniele Assolari e Mayte Vasquez aprono due nuove vie nella Cordillera Real

Mayte Vasquez, Rosa Morotti, Daniele Assolari sull’Illampu. Foto @mormar.rosa).

I due hanno aperto “Nembresi” (800 m, TD+, AI4, M5) sulla parete nord dell’Huayna Illampu, insieme a Rosa Morotti, e  “Imantata” (500 m, TD+, AI4, M5) sull’Huallomen (5.510 m) con la guida locale Ronald Choque

La Cordillera Real (Ande boliviane), nelle ultime settimane è stata teatro dell’apertura di due nuove interessanti vie. Entrambe hanno in comune  due protagonisti: Daniele Assolari, guida alpina italiana che vive in Bolivia, e Mayte Vasquez “Techy”, aspirante guida boliviana.

I due alpinisti, a fine giugno, insieme all’italiana Rosa Morotti, hanno aperto“Nembresi” (800 m, TD+, AI4, M5) sulla parete Nord dell’Huayna Illampu, per poi proseguire fino in vetta all’Illampu (6.368 m).

Una quidicina di giorni prima, Assolari, Vasquez e la guida boliviana Ronald Choque avevano aperto una nuova via sulla cima dell’Huallomen (5.510 m), nel massiccio del Condoriri: “Imantata” (500 m, TD+, AI4, M5).

“Nembresi” (800 m, TD+, AI4, M5)

La vía “Nembresi” sull’Illampu. Foto: @mormar.rosa.

“Nembresi”  sale sulla parete nord dell’Huayna Illampu (5.900 m). Rosa Morotti racconta che, dopo un bivacco, prosegue fino alla cima principale del Nevado Illampu (6.368 m), la quarta montagna più alta della Bolivia. L’italiana spiega che l’ascensione è avvenuta tra il 27 e il 30 giugno e che la discesa è stata effettuata attraverso la via normale del versante Sud.

Per Rosa, questa salita ha avuto un significato molto particolare. Suo zio, Carlo Nembrini,  è morto nella Cordillera Real nell’ottobre 1973, dopo aver scalato l’Illampu. Perse la vita sull’Illimani, mentre cercava di evacuare il corpo del boliviano Ernesto Sanchez, morto sulla montagna l’anno precedente, e localizzato dalla sua squadra. Il nome della via, “Nembresi”, si ispira agli abitanti di Nembro, in Lombardia, di cui la sua famiglia è originaria.

“Imantata” (500 m, TD+, AI4, M5)

Le vie sulla Sud, con la n.4, aperta lo scorso anno, e la via Imantana (n.5). Fonte Daniele Assolari

Di seguito, il racconto che Daniele Assolari fa di questa apertura, attraverso i suoi canali social:

“Dopo aver convinto Asqui a buttarsi su questa parete di roccia orribile, opera di convinzione che è stata la parte più dura di tutta l’ascensione, entriamo nell’ultima evidente grondaia del muro, che inizia proprio nella sua base.
Abbiamo attaccato il muro alle 6 con le prime luci, senza sapere se saremmo riusciti ad uscire verso la vetta. Lungo dopo lungo abbiamo scoperto un sistema di cascate e grondaie bellissimo che ci ha permesso di raggiungere lentamente la cresta e la cima dopo undici ore di salita.
Un’ascensione emozionante per me, condivisa dall’altra parte della corda con questi due fratelli e compagni di vita. Una scalata difficile, affrontata come un’avventura in totale sicurezza con chi cammina sempre al tuo fianco.
Una salita che passo dopo passo ci ha portati a scoprire il percorso Imantata (o il percorso nascosto ad Aymara), un percorso profondo, pieno di difficoltà e sorprese, sul muro come nella vita.
Un cammino che ci ha regalato un profondo abbraccio sulla vetta di questa cima, che come dice Asqui è più un pirca di pietre che una montagna.”