Takahiro Kaneko, al centro, affiancato da Takahiro Ishikawa, a sinistra, e Saki Terada, a destra. ©Takahiro Kaneko
Takahiro Kaneko, Saki Terada e Takahiro Ishikawa hanno rinunciato a 6000 metri di quota
Niente di fatto per il team giapponese impegnato nelle settimane scorse sullo Sharphu VI (6.076 m), nella regione del Kangchenjunga, nel Nepal orientale. I tre membri della spedizione, partiti il 12 novembre dal campo alto per l’ultimo tentativo al vertice, hanno rinunciato.
Takahiro Kaneko, Saki Terada e Takahiro Ishikawa avevano allestito due campi e stabilito parte della via di salita. Le condizioni meteo erano favorevoli, tuttavia, sul ghiacciaio dello Sharphu IV sono stati ostacolati da una sezione apparentemente impraticabile, a 6.000 metri ca. di quota. Poichè era troppo tardi per trovare una via alternativa per la vetta, dopo una spinta di 18 ore, il team ha deciso di rientrare al Campo Base.
I tre hanno, comunque, raggiunto la cima di una montagna minore, il Tha Nagphu (5.980 m), che inizialmente pensavano inviolata e che hanno scoperto, successivamente, essere già stata scalata da un’altra spedizione nel 2017.
La squadra dovrebbe rientrare in Giappone questo fine settimana.
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