La struttura simbolo dell’alpinismo sarà spostata a causa dei cambiamenti climatici. Attualmente è soggetta alla caduta di pietre per lo sbriciolamento delle rocce sovrastanti
La Capanna Carrel, ultimo bivacco sulla via normale italiana del Cervino, verrà demolita e ricostruita a qualche decina di metri dalla sua posizione attuale. A deciderlo, la Giunta regionale della Valle d’Aosta che ha definito la ripartizione delle risorse del Fondo nazionale per la montagna.
Posizionata a 3.830 metri di quota su un salto di roccia, a picco sul vuoto, è dedicata al grande alpinista di Valtournenche Jean-Antoine Carrel, primo scalatore del Cervino lungo la cresta Sud-Ovest.
Gli obiettivi generali del progetto mirano alla salvaguardia e all’utilizzo del bivacco in sicurezza.
Il costo per il rifacimento ammonta a circa due milioni di euro, che comprendono anche le spese per gli studi sulla stabilità del versante.
“La Capanna – ha spiegato l’assessore regionale con deleghe sulle politiche della montagna Luciano Caveri – è dedicata ad un grande personaggio del Cervino, lo chiamavano il ‘bersagliere’, salì per 51 volte sulla vetta. Lo spostamento è motivato dal fatto che gli studi e le simulazioni hanno evidenziato che l’attuale struttura è soggetta a caduta di pietre per lo sbriciolamento delle rocce, dovuto al cambiamento climatico”.
“È uno studio considerato molto importante, perché i cambiamenti climatici obbligheranno comunque a fare approfondimenti per diversi rifugi”, ha aggiunto l’assessore.
La nuova struttura dovrebbe essere inaugurata nell’estate 2024.