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11 Dicembre 2023

Climbing · Vertical · Europa

Beto Rocasolano completa la prima ripetizione di “Exótica” che valuta 9a

Beto Rocasolano a Montanejos. Foto : @gutikafilms

27 anni dopo la prima salita di Pedro Pons, il climber spagnolo realizza la prima ripetizione di questa linea dimenticata, riportando in auge la zona di Montanejos, in Spagna

Sono passati 27 anni da quando Pedro Pons effettuò la prima salita di “Exotica”, proponendo per la via il grado 8c  anche se, negli anni, chi l’ha testata ha  ritenuto fosse più dura. Dopo la rottura di una presa chiave nella sezione boulder nel 2016, la difficoltà della via è aumentata ulteriormente. Ora, Alberto ‘Beto’ Rocasolano, classe 1991, uno dei boulderisti più forti di Spagna, propone per questa linea dimenticata il grado 9a.

A differenza delle altre vie dure di Montanejos, come El Gran Bellanco o La Parada de los Monstruos, ripetute nel corso degli anni, Exótica è rimasta nell’ombra.

Nel 2016, in uno dei tentativi di Rubén Díaz e José Luis “Primo” Palao, quest’ultimo ruppe  una presa fondamentale. Gli venne chiesto: “Cosa puoi fare, aggiustare la presa o risolvere i movimenti? Pedro rispose: “Se risolvo i movimenti, rimane così com’è” e così fu, @jlpalao_primo e @skadi_dt risolsero i movimenti ma cambiarono totalmente il progetto.

“Mi dissero che Exotica era cambiata e che era molto boulder ma senza sottovalutare un tratto di resistenza – racconta Beto sul suo instagram – Pensavo di uscirne prima, ma alla fine ci ho investito più giorni del previsto. Sono molto contento di essere riuscito a completare la prima ripetizione di Exotica 9a, 27 anni dopo la salita di Pedro”

La ripetizione di Exótica da parte di  Rocasolano riporta Montanejos agli onori della cronaca. La zona sembra nuovamente in pieno fermento. Beto sembra deciso a continuare la sua attività in quest’area: “A Montanejos, Pedro Pons ha lasciato molte vie ancora da ripetere,  alcune delle quali di grado 8b. Pedro ha segnato un’epoca ed è degno di ammirazione. Detto questo, possiamo già farci un’idea della quantità di lavoro che ha lasciato a chi verrà dopo di lui”.

 

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