Urubko: “Ho le dita congelate e non posso continuare la spedizione”
L’audace tentativo invernale di Denis Urubko di scalare il Gasherbrum I in solitaria, si è concluso drammaticamente. L’alpinista russo sta rientrado a Skardu con gravi congelamenti alla mano destra a causa della caduta in un crepaccio. Lo ha comunicato la sua compagna Pipi Cardell alla testata spagnola Desnivel.
Incoraggiato dal bel tempo, Urubko aveva programmato di raggiungere il Campo 2 a 6.500 metri, ma mentre attraversava il pericoloso ghiacciaio del Gasherbrum, a circa 5.500 m, è caduto per sei o sette metri in un crepaccio.
“Sono rimasto nel crepaccio per un’ora, durante la quale ha iniziato a nevicare – ha raccontato Urubko – Alla fine Hassan è riuscito ad aiutarmi ad uscire. Abbiamo passato una brutta notte e siamo scesi al campo base”. “Ho le dita congelate e non posso continuare la spedizione”.
“Sto utilizzandoi miei farmaci personali e, quando arriverò a Skardu, andrò dal medico militare. Il mio piano è raggiungere Skardu tra due o tre giorni”.
Denis non ha altra scelta per tornare a Skardu. Sembra infatti che l’incidente non sia coperto dall’assicurazione che, per questa spedizione invernale al Gasherbrum I, non era stata attivata. Lo segnala sempre Desnivel.
Aggiornamento:
Denis Urubko ha raggiunto Goro II. Ha poi superato il campo militare di Urdukas e ha proseguito verso Kobutse, vicino al campo di Paju utilizzato solitamente in estate. A questa velocità, potrebbe arrivare al campo di Jhola (scritto anche Jhula) domani, un giorno prima del previsto. Lì, una jeep lo condurrà all’ospedale di Skardu.
Secondo Explorersweb, non sussisterebbero problemi legati all’assicurazione. Contrariamente a quanto indicato da Desnivel, solo il maltempo impedisce il recupero dello scalatore con l’elicottero.