La guida alpina francese è la prima persona ad utilizzare gli sci per scendere il celebre nevaio pensile sulla ripida parete Nord del Petit Dru
Il 7 febbraio scorso, la guida alpina e sciatore estremo Guillaume Pierrel ha effettuato un’incredibile impresa sulla Nord del Petit Dru (3.733 m), una delle pareti più grandi e spaventose delle Alpi, nel massiccio del Monte Bianco. La Nord è caratterizzata dalla celebre ‘Niche des Drus’, un grande nevaio pensile lungo 250 metri, che il francese ha sceso con gli sci. Nessuno faceva più nulla di simile dal 1986. Guillaume Pierrel è il primo ripetitore di questa linea tanto improbabile quanto mitica.
In questa avventura, Pierrel è stato affiancato da Étienne Potof, un alpinista locale di grande esperienza, suo compagno di cordata durante la salita.
Il precedente
La Niche des Drus non era mai stata discesa con gli sci, ma solo con lo snowboard. A farlo, fu Bruno Gouvy nel 1986, in un’impresa estrema sponsorizzata da una nota marca di sigarette. Tuttavia, Gouvy non scalò il Dru, ma effettuò uno sconcertante BASE Jumping da un elicottero, atterrando sulla cima del Dru. Da lì si calò in corda doppia fino alla parte superiore de La Niche, che scese con lo snowboard. Alla base del nevaio trovò il suo team. Indossò il paracadute e completò l’impresa sorvolando la valle di Chamonix.
Una combinazione di alpinismo, sci estremo e calate in corda doppia
Scalare in inverno la Nord del Dru è il sogno di molti alpinisti. Una discesa con gli sci sembrerebbe fuori discussione!
In inverno, la strapiombante parete di granito è troppo verticale per trattenere la neve, ad eccezione di una zona sulla parte superiore della guglia, nota come “La Niche des Drus”. Questa gigantesca ‘nicchia’ si riempie di neve in inverno, creando un nevaio di ghiaccio/neve con una pendenza media di 50˚. La sua lunghezza varia in base alle condizioni. Il 7 febbraio scorso, secondo quanto riferito da Pierrel, era lunga circa 250 metri.
Pierrel ha scalato prima la storica via Allain-Leininger (aperta nel 1935 dai primi salitori della parete Nord), con gli sci sulle spalle e in cordata con Etienne Potof (fresco della scalata sulla parete Nord dei Droites). Insieme hanno superato i primi 16 tiri, fino alla base de La Niche.
Quindi Pierrel ha continuato da solo la progressione fino in cima al nevaio, che ha raggiunto alle 13:00. Durante la salita si è assicurato che le condizioni della neve fossero buone. Poi ha indossato gli sci ed è sceso lungo la vertiginosa via. Raggiunto Potof, che lo attendeva sotto, hanno affrontato insieme una lunga serie di calate fino alla base della parete. In tutto ha impiegato 16 ore.”Per fortuna, la corda si è bloccata solo una volta”, ha scritto sul suo instagram.
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