Everest, versante Sud (Nepal)
La stagione alpinistica primaverile non è iniziata bene sull’Everest.
La scalata del versante nepalese sarebbe dovuta iniziare almeno due settimane fa. Purtroppo gli ‘Icefall Doctors’, bloccati prima da un crepaccio impossibile da attraversare e successivamente da un enorme seracco, sono ancora impegnati a trovare una via di accesso sicura attraverso l’insidiosa Cascata di Ghiaccio del Khumbu, anche se arrivano notizie confortanti. Sembra che abbiano finalmente raggiunto la sezione superiore, vicino a Campo 1.
Tra gli alpinisti tornati in Nepal in questa stagione, anche Marc Batard, determinato ad aprire e attrezzare in modo permanente una via lungo le pendici del Nuptse (una variante alla via Normale), che eviti la pericolosa Cascata di Ghiaccio. L’alpinista francese ci lavora dal 2021.
Everest, versante Nord (Tibet, Cina)
Problemi anche sul versante Nord, dove questioni burocratichee impediscono agli alpinisti internazionali di attraversare il confine tra Nepal e Cina. Secondo le ultime informazioni, l’apertura del confine con il Tibet, sarebbe stata ulteriormente posticipata all’ultima settimana di aprile:
“I permessi avevano ricevuto un’approvazione preliminare, ma non erano ancora stati firmati – spiega Adventure Peak – Inoltre, la data di uscita dal Tibet, il 31 maggio, non sarebbe stata prorogata per nessuna delle squadre.” Ormai compromessa l’acclimatazione necessaria, l’agenzia ha ritenuto che non fosse più sicuro tentare il versante Nord dell’Everest. Il team è tornato a Kathmandu. Sfruttando l’acclimatamento ottenuto nel Langtang, tenteranno il versante Sud dell’Everest.
Diversa la posizione di Furtenbach Adventures: “La data di ingresso in Tibet per tutti gli stranieri è stata posticipata, ma poiché tutte le nostre squadre sono preacclimatate, possiamo lavorare con una finestra più stretta – informa Lukas Furtenbach – La nostra squadra classica sta scalando le cime più basse del Langtang in questo momento. Il nostro team Flash non ne risentirà affatto, poiché il loro arrivo è sempre stato previsto per la fine di aprile. La data del 31 maggio non mi sembra un problema. Negli ultimi anni, pochissime persone hanno raggiunto la vetta dopo il 25 maggio.”
Shisha Pangma (Tibet, Cina)
Anche gli alpinisti che questa primavera ambiscono a scalare lo Shisha Pangma, attendono che si risolvano i problemi burocratici con la Cina. Tra loro c’è il vicentino Mario Vielmo.
“In attesa dei nostri visti e permessi per la Cina, stiamo sfruttando al meglio il nostro tempo facendo trekking con la squadra a Langtang Kyanjin Gompa – scrive Shehroze Kashif – I sentieri qui sono semplicemente mozzafiato, sono un’opportunità perfetta per rilassarsi e prepararsi per le sfide più significative che ci attendono. Nei prossimi giorni, partiremo per Kathmandu, speriamo con buone notizie.
La squadra dello Shisha Pangma è arrivata a Langtang (3400 m) giorni fa, per iniziare l’acclimatazione.
“Il viaggio è stato lungo, ma abbiamo goduto di panorami straordinari – aveva informato il pakistano – Ora ci riposiamo prima di partire per lo Yala Peak, alto quasi 5.500 metri. La sua scalata ci aiuterà a prepararci per la grande sfida: lo Shisha Pangma, alto [oltre] 8000 metri.”