Le condizioni della parete e le costanti nevicate complicano i piani del team italo-slovacco che oggi ha deciso di chiudere la spedizione
Peter Hamor, Nives Meroi e Romano Benet chiudono la loro spedizione primaverile sul Kangbachen, nel massiccio del Kangchenjunga, in Himalaya. Le condizioni della parete Sud e le costanti nevicate non permettono al team italo-slovacco di andare oltre.
L’annuncio, poco fa, da Maria Hamor:
“La stagione primaverile di quest’anno è stata caratterizzata dalla quantità di neve caduta, che ha reso difficile la progressione della spedizione. Le quotidiane nevicate, e occasionalmente qualche mattinata buona, non lasciavano presagire nulla di buono. Nonostante ciò, Peter, Nives e Romano domenica hanno deciso di affrontare la parete [Sud]. Hanno dormito alla sua base, a 5.650 metri. Lunedì hanno proseguito, sotto una fitta nevicata e hanno raggiunto i 6.100 metri di quota, dove hanno trascorso una notte poco piacevole. Poiché il tempo non migliorava e proseguire sarebbe stato troppo pericoloso, hanno deciso di ridiscendere al Campo Base. A causa delle condizioni attuali della parete, della quantità di neve e delle costanti nevicate giornaliere, oggi hanno deciso di non tentare la prima salita e di chiudere la spedizione al Kangbachen.”
Il loro progetto era tentare l’inviolata parete Sud dello Yalung Peak (7.590 m), da cui proseguire fino alla vetta mai salita del Kangbachen (7.902 m), la più occidentale delle cinque vette del Kanchenjunga. Come sempre, in uno stile leggero, senza l’ausilio di O2 supplementare o portatori di alta quota. “Non avevano l’O2 supplementare nemmeno al Campo Base per necessità mediche”, aggiunge la moglie di Hamor.