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23 Luglio 2024

Alpinismo e Spedizioni · Altri · Fly · Vertical · Cultura · Resto del Mondo

Tempo instabile su Broad Peak e K2

Campo Base Broad Peak. Fonte facebook Karakorum Expeditions

Il maltempo ostacola i tentativi al vertice del Broad Peak

Nevicate incessanti e forti venti hanno costretto gli alpinisti impegnati al Broad Peak ad abbandonare i loro tentativi al vertice. Nel fine settimana, alcuni di loro hanno rinunciato dopo essere arrivati a 7800 metri di quota, a causa delle condizioni meteorologiche avverse.

C’è frustrazione tra gli alpinisti attualmente al campo base.

“Tutti ne hanno abbastanza – riferisce  lo scalatore canadese-polacco Tom KittaNonostante gli insuccessi, c’è ancora un barlume di speranza per un ultimo disperato tentativo tra il 25 e il 26 luglio, se il tempo finalmente migliorerà.”

Lo ha confermato anche il pakistano Shehroze Kashif: “Oggi, tutte le squadre, sia nepalesi che pakistane, hanno tenuto una riunione e hanno deciso di fare un altro tentativo, probabilmente l’ultimo della stagione. La squadra di fissaggio corde partirà tra un giorno, seguita dagli alpinisti.” Il team di Kashif, che comprende Amir Butt (USA) e Anum Uzair, insieme ai loro portatori di alta quota, Ali Akbar e Ali di Houshe, si uniranno al resto delle squadre nei prossimi giorni.

Shehroze Kashif al CB del Broad Peak con il suo team, luglio 2024. Fonte facebook

Intanto, non mancano le polemiche.

Sabin Thakuri, dell’agenzia nepalese Blue Ski Treks & Tours, ha accusato  Karakorum Expeditions, l’operatore pakistano incaricato di collocare le corde sul Broad Peak, di non aver svolto correttamente il proprio lavoro, fissando le corde  solo fino a 7.400 metri per poi ritirarsi.

“Sulla via del ritorno, hanno preso tutte le 19 bombole di ossigeno che erano conservate al Campo 3 per i loro clienti”, ha scritto Thakuri su Instagram. “pertanto, non intendono tornare.” Secondo Thakuri, i membri del team avrebbero dichiarato di essere esausti e che le corde non erano sufficienti.

Samiya Mirza di Karakorum Expeditions ha risposto così al post della guida:

“Karakorum Expeditions possiede un’ampia gamma di corde per assicurare le vie di salita alla vetta. Nonostante i due tentativi falliti di raggiungere la cima, il nostro team rimane determinato e pronto per un altro tentativo” (Fonte: ExWeb).

 

Broad Peak, Campo 1, 16 luglio 2024. ©Mirza Ali. Fonte Karakorum Expeditions facebook

Team in attesa di riprendere l’attività anche sul K2

C’è sconforto anche al Campo Base del K2. Il tempo rimane instabile e imprevedibile e le squadre non hanno ancora allestito Campo 3.

Alcuni ritengono che la stagione 2024 potrebbe non riservare vette, altri, come il francese Benjamin Védrines o i membri della spedizione femminile italo-pakistana K2-70 organizzata dal CAI, continuano a sperare in una finestra meteorologica favorevole.

“Ho molti dubbi  di poter battere il record sul K2 – scrive Védrines – L’estate che stiamo attraversando sul massiccio del Karakoram è eccezionale, secondo i locali erano anni che il tempo non era così instabile con precipitazioni e vento fortissimo in quota…”
Il francese sta valutando un cambio di tattica. Il suo piano originale era quello di scalare in velocità il K2 in giornata e scendere con il parapendio. Ora potrebbe tentare la montagna in due giorni anzichè uno. Védrines presume anche di dover precedere gli altri, aprendo traccia autonomamente, utilizzando solo vecchie corde.
“Il prossimo obiettivo sarà  provare ad arrivare a 7.500 metri”, ha postato il francese pochi giorni fa.

Benjamin Védrines, K2 luglio 2024. Fonte facebook

“Anche oggi il meteo non è stato favorevole – scrive in una nota di aggiornamento il CAI –  Federica Mingolla e Silvia Loreggian hanno provato a salire a Campo 2 stamattina prima dell’alba ma sono state costrette a tornare a Campo 1, dove trascorreranno la seconda notte. Cristina Piolini e Anna Torretta sono partite da Campo 1 e hanno raggiunto Campo 2, dove dormiranno questa notte. Le alpiniste stanno tutte bene.”

Spedizione femminile Cai K270: gruppo completo. Foto arch. CAI