Partita l’avventura dei circa 1100 atleti del TOR330 – Tor des Géants® (8/14 settembre)
Primo giorno di gara e primi colpi di scena al TOR330 – Tor des Géants® (330 km, 24000 D+).
La pioggia non ha fermato gli atleti, accompagnandoli costantemente da Courmayeur a Valgrisenche: 50km in cui tutti i pretendenti alla vittoria hanno risposto alla chiamata, alternandosi in testa alla corsa. Ieri, il primo ad arrivare in zona base vita è stato il rumeno Corneliu Buliga che però si è fermato poco prima, al bar del paese, dove ha ricevuto assistenza dal suo team. In seguito ad alcune segnalazioni e grazie all’utilizzo di alcuni filmati, l’organizzazione ha verificato l’accaduto e ha deciso di procedere con la squalifica dell’atleta.
“Siamo davvero dispiaciuti perché Corneliu stava facendo una grande gara – ha spiegato Alessandra Nicoletti, direttrice di gara e Presidente VDA Trailers – ma l’articolo 17 del regolamento di gara è molto chiaro: l’assistenza personale è tollerata solo ed esclusivamente ai punti ristoro ed alle Basi Vita, in un’area riservata a tale uso e a discrezione del responsabile del punto. I corridori sorpresi a dormire, mangiare o farsi prestare assistenza al di fuori dei punti autorizzati verranno squalificati. Siamo stati costretti a comunicare la nostra decisione all’atleta al punto di ristoro seguente, il rifugio Chalet de l’Epée”.
A Valgrisenche, poco dopo Buliga, è giunta a ruota anche la coppia francese composta da Benat Marmissolle e François D’Haene, seguita da Sangé Sherpa, Damian Hall e John Kelly, tutti racchiusi in una manciata di minuti. Leggermente più staccato Galen Reynolds.
Insomma, chi si aspettava un Tor des Géants® noioso, senza storia, con il 4 volte vincitore dell’UTMB a dominare dal primo all’ultimo metro, dopo il forfait di Franco Collé, dovrà ricredersi perché la lotta per il trono lasciato vacante dal gressonaro è davvero apertissima. Il gruppetto di testa, tra l’altro, viaggia sui tempi record proprio di Collé dello scorso anno. Relativamente basso – dodici – il numero degli atleti ritirati, tra cui però ci sono il due volte vincitore Oliviero Bosatelli e la sua compaesana Melissa Paganelli.
Anche al femminile, il primo colpo di scena di questa edizione non si è fatto attendere, anzi: è finita dopo pochi chilometri, e più precisamente a La Thuile, la gara di Melissa Paganelli. La bergamasca, quarta lo scorso anno, ha dovuto lasciare la corsa a La Thuile dopo aver accusato problemi di stomaco già in partenza. Al comando c’è la tedesca Katharina Hartmuth, arrivata a Valgrisenche alle 17.47, con già diversi minuti di vantaggio sul nutrito gruppo delle inseguitrici: Lisa Borzani, Sabrina verjee, Natalie Taylor, Jasmin Paris e Corinna Sommer sono infatti molto ravvicinate tra di loro.
TOR450 – Tor des Glaciers (6/14 settembre): assolo di Tiaan Erwee e Katja Fink
Come spesso succede, il TOR450 – Tor des Glaciers (450 km, 32000 D+) è un assolo dei due atleti in testa alle classifiche maschile e femminile. Neanche una delle giornate meteorologicamente più difficili, con tanta pioggia, neve e freddo, ha scalfito la marcia di Tiaan Erwee e Katja Fink, che procedono da soli, ognuno per conto proprio, con il sudafricano quasi a metà del suo percorso.
Nel tardo pomeriggio di domenica Erwee si trovava infatti in direzione del Dortoir Retempio, a 209 chilometri da Courmayeur, dopo essere passato dal Rifugio Miserin alle 14.17. Ha incrementato ulteriormente il suo vantaggio sui compagni, che al Rifugio Grauson era di 4 ore su Alessandro Roncato e 5 su Volker Fohrmeister e Thomas Carrelli.
La svizzera Katja Fink ha approfittato della base vita di Cogne per una lunga sosta ristoratrice di oltre due ore, per riposarsi, mangiare e scaldarsi. È ripartita alle 17.12 alla volta del Rifugio Grauson.
Erika Flavelle e Marina Plavan continuano la loro gara insieme, entrambe sono passate al Rifugio Sella intorno alle 15:00 di ieri, per poi scendere verso Cogne.