Cervino Ski Paradise, Breuil-Cervinia ©Niccolò Venturin

Da Berna sì all’accordo

Svizzera e Italia ridisegnano le nuove linee di confine, attorno al Cervino, a seguito dello scioglimento dei ghiacciai che storicamente segnavano la frontiera tra i due paesi.

Il ghiacciaio Teodulo, sotto il Cervino, ha perso quasi un quarto della sua massa tra il 1973 e il 2010, costringendo i due paesi a ridisegnare un tratto di confine lungo circa 100 metri.

“Tratti significativi del confine sono definiti dallo spartiacque o dalle linee di cresta dei ghiacciai, dei nevai o delle nevi perenni”, ha dichiarato il governo svizzero in un comunicato della scorsa settimana. “Tuttavia, con lo scioglimento dei ghiacciai, questi elementi naturali evolvono e ridefiniscono il confine nazionale quando questo viene determinato in modo dinamico.”.

La Svizzera ha approvato ufficialmente le nuove linee di confine venerdì. L’Italia deve ancora farlo. “Il processo di approvazione della firma della convenzione – fa sapere Berna – è attualmente in corso in Italia. Una volta che le due parti l’avranno firmata, la convenzione sarà pubblicata e la rettifica sarà messa in atto”.

Dove è stato ridisegnato il confine tra Svizzera e Italia?

L’area interessata è la zona sciistica del Cervino, che si estende tra la regione svizzera di Zermatt e la valle d’Aosta in Italia. Escursionisti e sciatori possono attraversare liberamente la stazione tra la Svizzera e la valle italiana di Valtournenche.

I due paesi hanno concordato di rettificare la frontiera nelle zone di Testa Grigia/Plateau Rosa, Rifugio Carrel e Gobba di Rollin.

Una commissione mista, composta da rappresentanti dell’Istituto geografico militare italiano (IGM) e dall’Ufficio federale di topografia della Svizzera (Swisstopo) ha trovato l’accordo per le modifiche nel maggio del 2023, conformemente agli interessi economici delle due parti.