La nuova via sulla Mirror Wall, dedicata all’amico Keita Kurakami, scomparso tragicamente sul Mt. Fudji, è stata aperta dopo circa 11 giorni in parete
Nel mese di agosto, in soli undici giorni, Sean Villanueva O’Driscoll, Sean Warren, Pete Whittaker e Julia Cassou hanno aperto Ryu-Shin (8b/R/A2+) sulla Mirror Wall, una spettacolare big wall situata nello Scoresby Fjord, in Groenlandia.
La Mirror Wall è una parete di 1.000 metri, situata sulla costa orientale dell’isola, che Sean Villanueva O’Driscoll aveva già tentato l’anno scorso in compagnia di Franco Cookson, Ben Ditto, Sean Beecher e del suo grande amico Nico Favresse.
Essendo, questi quattro, già impegnati su altri progetti, Sean è ritornato sulla big wall con una nuova squadra:
“La roccia della Mirror Wall è così liscia e il granito così lucido che puoi rifletterti, letteralmente e figurativamente. Quindi se vuoi scalarla è meglio che tu abbia un bell’aspetto, altrimenti ti ritroverai davanti cose brutte! Così, questa volta, invece di concentrarmi sulla ricerca di scalatori competenti, ho invitato le persone più belle del mondo dell’arrampicata”, scrive Sean Villanueva, a cui non manca il senso dell’umorismo.
Alla spedizione doveva partecipare anche l’amico giapponese Keita Kurakami, scomparso tragicamente sulle pendici del Mt. Fudji, due settimane prima della partenza.
La spedizione
Il team ha lasciato l’Islanda in barca a vela, salpando il 29 luglio per il fiordo di Scoresby, dove è sbarcato tre giorni dopo.
In sei giorni, nonostante il tempo pessimo, la squadra è arrivata alla base del tiro che l’anno scorso aveva respinto Sean.
Nonostante gli invani tentativi nel 2023, la famosa lunghezza – in questa occasione – è stata superata da O’Driscoll al primo tentativo. Ma le successive sezioni, sconosciute e povere di fessure, si sono rivelate molto più complesse del previsto, soprattutto perché gli alpinisti (che intendono liberare la via), hanno utilizzato il minor numero di spit possibile.
È in questa parte della salita che Sean Warren ha dato dimostrazione di tutto il suo talento nell’arrampicata artificiale fino a permettere alla cordata di superare il sistema di fessure che li ha condotti in cima, dopo undici giorni in parete.
Ryu-shin (1000 m,8b R A2+, 7b+ obl)
Ryu-shin (1000 m, 8b R A2+, 7b+ obl), battezzata così in omaggio a Keita Kurakami, è stata aperta dopo circa 11 giorni in parete.
«Nella nostra salita verso la vetta abbiamo scalato con uno standard di 7b+/R/A2+ (che è il grado obbligatorio per la salita), con 16 dei 25 tiri completamente in libera. In fase di discesa abbiamo trascorso un’altra settimana in parete e liberato altri 6 tiri fino a 8b, con molte altre sezioni di arrampicata classificate R. Tre tiri sono ancora da liberare», ha spiegato Witthaker.
Basil Jacksch, Christian Ledergerber, Vera Reist e Silvan Schüpbach sono stati i primi a salire la Mirror Wall nel 2021, aprendo due vie: Ledgeway to Heaven (1200 m, 7b+, A1, 45°) e Midnight Solarium (1.100 m , 7b, 45°).
Secondo Sean Villanueva O’Driscoll, la terza “è una KING LINE assoluta su una KING Big Wall assoluta”.