Denis Alexeenko: “La sezione su cui si trovano è troppo ripida”
Non ha dato esito positivo l’ultimo sorvolo effettuato ieri 10 ottobre sul Dhaulagiri (8167 m), per tentare di recuperare i corpi dei cinque alpinisti russi morti sulla montagna domenica scorsa.
Alexander Dusheyko (leader), Oleg Kruglov, Vladimir Chistkov e Mihail Nosenko, Dmitry Spilevoy, avevano lanciato la loro spinta al vertice domenica 6 ottobre. L’ultimo contatto con la squadra è avvenuto intorno alle 23. I loro corpi sono stati localizzati martedì 8 ottobre a 7.100 metri di quota. Si pensa siano precipitati da un’altezza di 7.600 metri.
“Purtroppo non siamo riusciti a recuperare i loro corpi – ha riferito Denis Alexeenko, uno dei membri della spedizione russa – La sezione su cui si trovano è troppo ripida per atterrarvi e non è possibile sbarcarvi qualcuno. Abbiamo prelevato Artyom e stiamo tornando a Kathmandu. Verificheremo un piano alternativo. Utilizzare una long line o sbarcare molto più in basso e aprire la via, sarebbe un’operazione estremamente difficile, pericolosa e che richiederebbe molto tempo”.
Denis Alekseenko e Artyom Tsentsevitsky sono stati gli unici membri della spedizione ad aver raggiunto la vetta. Valery Shamalo, partito per il vertice con il gruppo di Dusheyko, ha abbandonato il tentativo e si è salvato. QUI la sua testimonianza.
Alekseenko sta ora coordinando le operazioni di recupero, sul posto.