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23 Ottobre 2024

Cultura · Alpi Centrali · Aree Montane · Italia · Lombardia · Festival ed Eventi Letterari

“racConta la Montagna”: torna la rassegna letteraria di UniMont | Edizione 2024-2025

Al via la trentesima edizione della rassegna dedicata alla saggistica e alla narrativa di montagna. Otto gli appuntamenti

Da ottobre 2024 a maggio 2025, torna “racCONTA LA MONTAGNA“, la rassegna letteraria organizzata da UNIMONT, il polo alpino dell’Università degli Studi di Milano, giunta alla sua ottava edizione. Quest’anno il programma prevede otto appuntamenti ricchi di novità.

Una delle novità più significative  è la collaborazione con l’Istituto Superiore Statale Meneghini, i cui studenti entreranno a far parte del gruppo di lettura della rassegna. Questo nuovo coinvolgimento mira a promuovere una maggiore partecipazione giovanile, incentivando il dialogo e il confronto tra gli studenti e gli autori, e rendendo la letteratura di montagna ancora più accessibile e coinvolgente per le nuove generazioni.

Il filo conduttore di questa edizione sarà l’acqua, esplorata in tutte le sue forme come simbolo e sentinella del cambiamento climatico. L’Architetto Claudio Gasparotti, curatore della rassegna, sottolinea l’importanza di questo tema:

«L’acqua è il vero protagonista di questa edizione di racConta la Montagna. Dalle vette innevate ai torrenti che scolpiscono le nostre vallate, l’acqua è il segno
tangibile dei cambiamenti climatici in atto. È fonte di vita e insieme elemento fragile e prezioso, un indicatore dei mutamenti del nostro ambiente che dobbiamo imparare ad ascoltare e comprendere.»

Gli appuntamenti

Il primo appuntamento si terrà il 30 ottobre al Musil di Cedegolo, il primo e unico evento della rassegna che si svolgerà fuori dalla sede di UNIMONT. Questa scelta di iniziare fuori sede rappresenta un’opportunità per portare i racconti di montagna direttamente nei luoghi in cui la cultura alpina è vissuta quotidianamente, rafforzando il legame con le comunità locali e ampliando la rete di collaborazioni.

Anche quest’anno, prosegue la collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Edolo, con il quale verrà realizzato un laboratorio e una presentazione di un libro dedicati ai ragazzi, questa volta pensati specificamente per i ragazzi della scuola secondaria di primo grado. Questo progetto mira a coinvolgere i più giovani in un percorso di scoperta e riflessione sulla montagna, utilizzando la letteratura come strumento per sensibilizzare e stimolare la loro curiosità verso l’ambiente naturale e i temi legati alla sostenibilità. L’obiettivo è quello di creare un ponte tra il mondo della scuola e la realtà montana, stimolando una coscienza ecologica e un legame autentico con il territorio.

Successivamente, la rassegna proseguirà ogni mese fino al 28 maggio presso la sede di via Morino a Edolo, alternando incontri in cui gli autori, come Luca Rota, Andrea Zannini, Mauro Varotto, Davide Rigoni, Paolo Piacentini, Pietro Lacasella, Luigi Torregiani, Davide Longo e Paolo Pecere offriranno uno
sguardo poliedrico sulla montagna e sull’ambiente naturale. I libri presentati attraverseranno generi letterari e tematiche diverse, con un focus particolare sulla sostenibilità ambientale e sulla vita quotidiana in montagna, lontano dagli stereotipi dell’eroismo e delle grandi imprese.

Come sempre, gli studenti di UNIMONT, da quest’anno insieme agli studenti dell’ISS Meneghini, avranno l’opportunità di incontrare gli scrittori in un contesto intimo e informale prima di ciascun evento.

Richiamo storico al disastro della Diga del Gleno

Quest’edizione di racConta la Montagna sarà anche l’occasione per ricordare un evento storico di grande rilevanza: nel 2023 si è celebrato il centenario del disastro della Diga del Gleno. Questo richiamo storico sarà particolarmente presente durante la presentazione del libro “La gola del diavolo” di Davide Rigoni, prevista per il 22 gennaio e organizzata in collaborazione con il Comitato dei Comuni vittime del Disastro del Gleno. Un appuntamento che si inserisce nel filone di racConta la Montagna  non solo come evento letterario, ma anche come momento di riflessione sulle radici storiche e culturali del territorio.

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