Con la presentazione dell’ultimo numero della rivista Alpi Giulie, dedicato interamente alla riscoperta dell’alpinista triestino Guglielmo Delvecchio. A cura di Flavio Ghio
Lunedì 11 novembre, alle ore 18.00, la Sala Proiezioni della Società Alpina delle Giulie APS – Sezione di Trieste del Club Alpino Italiano (via Donota 2, Trieste) ospiterà la conferenza di Flavio Ghio dal titolo “Le Vie Parallele di Guglielmo Delvecchio”.
In tale occasione verrà presentato ancheil numero monografico della rivista Alpi Giulie, curato dallo stesso Ghio, dedicato interamente alla riscoperta dell’alpinista triestino Guglielmo Delvecchio (Trieste 1921 – Pordenone 2009), “l’eroe pallido”, grazie anche a della documentazione inedita fornita dalla famiglia.
Agli inizi del secondo dopoguerra, in breve tempo, Guglielmo Delvecchio diventa l’artefice della rinascita dell’alpinismo triestino, orfano di Emilio Comici. Il riscatto avviene nel nome del Maestro, mostrando le possibilità presenti in quel mito. Il messaggio di Delvecchio arriva fino a Enzo Cozzolino il cui progetto era quello di dare all’alpinismo classico una nuova forma.
Il compito di Delvecchio è stato arduo perché Mito significa parola, racconto, leggenda ma lui sapeva bene che i discorsi avrebbero ostacolato la diffusione tra chi viveva nei nuovi ideali portati dalla pace, era necessario andare oltre le parole. Il “ventennio” era un’ipoteca che gravava su Comici e, di riflesso, sulle sue imprese, come ricorda anche il recente libro del canadese David Smart, Emilio Comici – L’angelo delle Dolomiti.
Si deve a Guglielmo Delvecchio l’aver estinto quella pesante ipoteca con l’azione.
La conferenza sarà arricchita dalla proiezione di una parte del materiale inedito e dalla presentazione di un breve video che mette in parallelo la passione di Comici e Delvecchio per la didattica dell’arrampicata, ben evidente a quanti riconoscono in loro dei capiscuola dell’alpinismo triestino.
Ingresso libero.