Battezzata “Le Casse de Brice” la linea si sviluppa per 850 metri e presenta pendenze fino a 50°
Approfittando delle eccezionali condizioni di questa stagione, il 29 ottobre scorso Symon Welfringer e Xavier Cailhol hanno completato una nuova vertiginosa linea sulla parete Nord de La Grande Casse (3855 m), la cima più alta del massiccio della Vanoise.
I due hanno disceso la via Coutin-Julien del 1953 per poi aprire Le Casse de Brice, una linea di 850 metri con passaggi a 50°.
Welfringer e Cailhol, hanno iniziato la loro avventura il 25 ottobre con un primo viaggio in Vanoise. “In Vanoise, nel mese di ottobre è nevicato molto tra i 3.200 e i 3.900 metri… E poiché in questa stagione le pareti Nord non vedono mai il sole, ha prodotto neve farinosa, come in pieno inverno”, spiega Symon, anche meteorologo di Météo France.
La linea è stata individuata da Cailhol, grazie alla sua attività di dottorando in geografia. Cailhol, insieme a suo fratello Théophile, aveva effettuato dei rilievi sulla goulotte di ghiaccio della Folie Douce, sempre sulla Nord della Grande Casse. In tale occasione ha scorto una linea diretta sorprendentemente innevata, che parte dal punto più alto della Vanoise (3855 m): la via Coutin-Julien, aperta nel 1953, scalata raramente e mai sciata. “Una via mista ardita per l’epoca, con alcuni salti davvero ripidi”, precisa Cailhol.
Ne ha parlato con il suo vecchio amico Symon Welfringer (Piolet d’Or 2021) che, la primavera scorsa lo aveva già accompagnato in una discesa senza precedenti alla vicina vetta dell’Épena (3.421 m) e martedì 29 ottobre i due sono partiti da Pralognan per scalare la Grande Casse dall’altro versante, con le tavole in spalla, lanciandosi poi in una discesa inaspettata in neve farinosa, insolita per questo periodo dell’anno.
La sezione più complessa della linea è la parte inziale. I due sono stati costretti a effettuare due calate di 30 metri poi altri trenta metri di discesa con gli sci ai piedi. Symon e Xavier hanno poi superato senza difficoltà i tratti più ripidi, con pendenze di 50°, prima di tuffarsi in un grande scivolo di 45°: “È molto meno ripido dell’ Épena ma lo scivolo è così lungo che si ha la netta sensazione di esservi immerso. E poi le condizioni erano davvero incredibili, avevamo tra i 5 e gli 8 cm di polvere ad ogni curva. È magico trovare così tanta neve in posti come questo. »
Novecento metri più in basso Symon Welfringer e Xavier Cailhol si toglievano gli scarponi da sci per risalire a piedi il Col de la Grande Casse e ritornare a Pralognan.
I due hanno chiamato la loro nuova linea Le Casse de Brice. “Per quanto riguarda la valutazione, non l’abbiamo indicata perché per noi non significa molto. Dipende troppo dalle condizioni”, hanno commentato.